“Le perizie hanno accertato colpa e negligenza”: dopo l’incidente mortale al Luna Park di Agde, la famiglia del defunto accusa

“Le perizie hanno accertato colpa e negligenza”: dopo l’incidente mortale al Luna Park di Agde, la famiglia del defunto accusa
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Il 6 agosto 2023, Sami, 17 anni, è morto colpendo una palma mentre si trovava nell’attrazione “Adrenalina”. Il vento violento è all’origine della tragedia ma la famiglia del defunto segnala, tramite i propri legali, disfunzioni. Il proprietario dell’attrazione viene rinviato a giudizio per “omicidio colposo” e le parti civili vorrebbero che fosse sentito anche il sindaco.

“Mi manca terribilmente mio figlio… Tutto questo avrebbe potuto essere evitato.” Angelina, la madre di Sami, 17 anni, morto in un incidente in giostra, al Luna Park di Cap-d’Agde (Hérault), il 6 agosto 2023, non si è ripresa dalla tragica scomparsa di suo figlio. Ed è arrabbiata anche lei, perché per lei questa tragedia avrebbe dovuto essere evitata.

Secondo le nostre informazioni, dopo quasi nove mesi di indagini, il rapporto del secondo parere sul veicolo “Adrenaline” su cui è avvenuto l’incidente è stato appena restituito al giudice istruttore sequestrato dalla Procura di Béziers. Confermerebbe le violazioni della sicurezza.

“Le due perizie hanno accertato le colpe e le negligenze commesse dal gestore del parco” denunciare Anna Branellec e Yassine Bouzrou, avvocati di Angelina.

Incriminato per “omicidio colposo”

Il 6 agosto Sami, un giovane Agathois studente di pasticceria CFA, era con un amico quando hanno deciso, a fine serata, di salire sull’attrazione “Adrenalina”, una sorta di altalena alta 60 metri. Ma quella sera soffiava una forte tramontana e quando i due adolescenti furono liberati nel vuoto, una forte raffica li scagliò violentemente su una palma.

Nonostante la giovane fosse rimasta gravemente ferita ma fosse scampata alla morte, i servizi di emergenza non sono riusciti a salvare Sami, un giovane senza precedenti appassionato di calcio e boxe.

In seguito all’incidente è stata aperta un’inchiesta giudiziaria che ha portato all’incriminazione per “omicidio colposo e lesioni colpose con ITT inferiore a 3 mesi” nei confronti del gestore titolare del Luna Park, che è anche amministratore dell’azienda che lo gestisce. possiede la giostra Adrenaline e anche il gestore dell’attrazione della fiera.

Oggi accusano i difensori della parte civile.

“Il personale non era assolutamente formato sulle istruzioni di sicurezza” Le mie Anna Branellec e Yassine Bouzrou avanzano. “L’attrazione non era destinata a funzionare con vento forte e non era installato alcun mezzo per controllare la forza del vento. Nelle immediate vicinanze dell’attrazione si trovava una palma e fu l’impatto con questo albero a portare alla morte l’amico”.

“Crediamo che la ricerca del profitto finanziario abbia prevalso sulla sicurezza”

Per loro avrebbe dovuto essere installato uno strumento per la misurazione del vento, un anemometro. Attaccano il boss del Luna Park: “Il gestore del parco non poteva ignorare il pericolo di mantenere aperta questa attrazione in queste condizioni. Riteniamo che la ricerca del profitto economico purtroppo abbia avuto la precedenza sulla sicurezza”.

Gli avvocati denunciano anche questa sentenza della Corte d’appello di Montpellier che, in autunno, ha allentato il controllo giurisdizionale sugli imputati deciso dal gip: non hanno più il diritto di gestire “l’Adrenaline, che è stata comunque smantellata, ma può in definitiva operare o gestire qualsiasi altra attività correlata alle giostre e alle attrazioni.

“Nonostante queste gravissime negligenze che hanno causato la morte di un giovane di 17 anni, al gestore non è vietato gestire le attrazioni di sua proprietà!” tempesta Mes Branellec e Bouzrou. “È insopportabile per le parti civili che temono che possa verificarsi una nuova tragedia”.

“Si potrebbe ricercare la responsabilità del sindaco”

Non è stato possibile contattare il direttore del Luna Park incriminato, né il suo avvocato, mercoledì 24 aprile. Vicino al Midi Libre, il giorno dopo la tragedia, si disse questo showman “annientato dal dramma che lo perseguita”. Ma “a parte il vento”non vide altra spiegazione, spiegando che quella sera non era più preoccupato di chiunque altro per le condizioni meteorologiche.

Infine, le parti civili hanno rivelato di aver chiesto al giudice di interrogare Gilles d’Ettore, sindaco del paese. Spiegano: “Le ultime perizie evidenziano anche le mancanze del Comune, che non ha mai controllato questa attrazione pur rientrando nelle sue prerogative. Crediamo che il sindaco possa essere ritenuto responsabile. Abbiamo chiesto che fosse interrogato”.

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