Riscaldamento globale: qual è la regola del 3-30-300?

Riscaldamento globale: qual è la regola del 3-30-300?
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Per combattere il riscaldamento globale, Atene, una delle città europee più soffocanti, sta portando avanti un grande progetto basato sulla distribuzione ottimale della vegetazione.

Per raggiungere questo obiettivo il sindaco vuole seguire la regola del “3-30-300”.

Vi spieghiamo questa formula magica che ha già dato i suoi frutti in termini di salute mentale.

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Iniziative ambientali

Ad Atene, l’estate scorsa si è trasformata in un incubo, costringendo l’Acropoli a chiudere i battenti a causa del caldo eccessivo. “Le temperature non sono mai scese sotto i 40 gradi, è stata l’estate più calda degli ultimi dieci anni” ricorda un passante nel resoconto delle ore 20.00 del TF1 che trovate sopra. “Ormai stiamo passando dal molto freddo al molto caldo, non c’è più né autunno né primavera”, deplora un altro.

Di fronte a questa constatazione, il comune ha lanciato un grande progetto con un obiettivo importante: rendere più verde una città che comprende solo l’11% di spazi verdi. “La regola che voglio seguire è: 3-30-300”, dice il sindaco di Atene, Haris Doukas, davanti alla nostra macchina fotografica. Di cosa si tratta ? “Ciò significa che se apro la finestra devo vedere almeno tre alberi, che il mio quartiere deve essere coperto almeno per il 30% da verde, con un parco o giardino accessibile nel raggio di 300 metri”lui spiega.

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Questa teoria dal nome matematico, che anche la città di Nantes vuole applicare, è stata inventata dal ricercatore olandese di selvicoltura urbana Cecil Konijnendijk. Una formula magica che ha già dato i suoi frutti in termini di salute mentale, secondo uno studio scientifico pubblicato nel dicembre 2022. Ricercatori spagnoli hanno concluso che con questa distribuzione ottimale della vegetazione, gli abitanti vivono meglio e mostrano statisticamente “migliore salute mentale”.

La migliore tecnologia per creare una città sostenibile

Haris Doukas, sindaco di Atene

Il sindaco di Atene, Haris Doukas, controlla in tempo reale, sul grande schermo, la distribuzione della vegetazione. “È come una mappa di Google. Sulla nostra applicazione possiamo vedere dove abbiamo appena piantato gli alberi. Sei alberi ieri, due alberi l’altro ieri”, elenca il prescelto.

“Per me è la migliore tecnologia per creare una città sostenibile, perché gli alberi forniscono più ossigeno, ma anche più parchi e giardini. In caso di forti piogge, garantisce l’allagamento con l’acqua che viene assorbita dal terreno vivo invece di disperdersi il cemento”lui continua.

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La città spera di piantare 25.000 alberi entro cinque anni. Non tutte possono essere collocate all’interno delle mura, il Comune ha deciso di rendere verde anche la prima circonvallazione e le sue ex zone industriali. Un progetto che dovrebbe costare 37 milioni di euro, fornendo un nuovo polmone ad Atene.


MT | Rapporto Florence Leenknegt, Lucas Lassalle

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