Wall Street ha proseguito il rimbalzo iniziato martedì il giorno prima, uno scenario abbastanza logico dopo una serie di sei sessioni di ribasso, inclusa una vera e propria ‘svendita’ sui semiconduttori, annullata venerdì sera.
Se il Dow Jones ha recuperato solo il +0,7% a 38.503, l’S&P500 ha guadagnato il +1,2% a 5.070 e il Nasdaq Composite è salito del +1,6% a 15.696, sulla scia di Amazon +1,3%, Microsoft +1,7%, Microchip +3,2%, Illumina +3,5%, Nvidia +3,7%, Netflix +4,2%…
Anche Tesla ha guadagnato il +1,9% prima dei risultati: nonostante il peggio fosse previsto, il calo delle vendite del produttore di auto elettriche non ha impressionato Wall Street e il titolo ha recuperato il +10% nell’after hour.
Principale indicatore del ritorno della serenità sui mercati americani, l’indice di volatilità “VIX” ha continuato a diminuire ed è tornato intorno a 16,3 (rispetto al 18,6 di lunedì alla ripresa delle contrattazioni).
Altro fattore positivo, le vendite di nuove case sono rimbalzate inaspettatamente del +8,8% negli Stati Uniti a marzo nonostante il livello ancora elevato dei tassi di interesse, con un prezzo medio di vendita che è addirittura tornato a salire.
D’altro canto, la crescita del settore privato americano ha rallentato ad aprile, secondo l’indice PMI composito S&P Global, che si attestava a 50,9 nella stima flash, rispetto a 52,1 nei dati finali del mese precedente.
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