“Mi chiedo costantemente cosa stiamo facendo qui” – Libération

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Tornato solista, il verbosissimo cantante dei Big Thief pubblica “Bright Future”. Incontro a distanza con l’americano che sta anche pubblicando un mini-album a sostegno dei bambini di Gaza.

“Quando ero piccola, passavo il tempo a fissare attentamente le persone. Spesso li metteva a disagio. Credo che la contemplazione sia parte della mia personalità”. Prova della musica di Adrianne Lenker. Osserviamo, attraverso lo schermo, distogliamo lo sguardo; ricordare la sua infanzia, attraverso i suoi capelli neri, come perdersi per rivelare meglio le immagini e i ricordi che affiorano. La cantante americana 32enne, che ha appena pubblicato l’album Futuro radioso, sarebbe quasi naturalistico. Sotto la sua penna, poi attraverso la sua voce falsamente fragile, dipinge con precisione le conifere, l’acqua del torrente che instancabile si abbatte sulla roccia, i suoni furtivi della fauna circostante. La sua infanzia, trascorsa a contatto con la natura, non è certo estranea a tutto ciò. “Ma deriva soprattutto dal semplice fatto di vivere su questo pianeta, aggiunge. Mi chiedo costantemente cosa stiamo facendo qui. Ho capito molto presto quanto potesse essere breve la vita osservando gli insetti, poi comprendendo che di fronte a una pietra, a una montagna, in realtà diventiamo quegli stessi insetti.

Conosciuta soprattutto per essere la cantante del gruppo di successo Big Thief dal 2015, Adrianne Lenker si è sempre evoluta da solista allo stesso tempo, fino a ottenere il proprio riconoscimento.

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