: il presidente della Federazione Italiana si pronuncia sulla FFT

: il presidente della Federazione Italiana si pronuncia sulla FFT
Tennis: il presidente della Federazione Italiana si pronuncia sulla FFT
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La chiave dell'epoca d'oro del italiano incarnata da Jannik Sinner? “La nostra televisione in chiaro”, assicura a sorpresa il presidente della Federazione italiana Angelo Binaghi per il quale “la Federazione francese non sta facendo abbastanza in questo ambito”.

DOMANDA: Organizzare il Master a Torino con un numero 1 italiano al mondo per la prima volta nella storia del ranking ATP è una cosa inaspettata?

RISPOSTA: “Avere il numero 1 del mondo in uno sport così universale e altamente competitivo come il tennis è un miracolo per tutti i paesi. Bisogna avere la fortuna di imbattersi in un fenomeno come Sinner. Questo ci accade in un periodo in cui abbiamo vinto la Coppa Davis (nel 2023, ndr)dove siamo finalisti (nel 2023, ndr) dalla FedCup (ora chiamato Billie Jean King Cup, ndr)abbiamo cinque giocatori nella top 40 mondiale e Jasmine Paolini che è la numero 4 del mondo. Diremo che è un miracolo che non viene dal nulla come in Svizzera o in Serbia, che ha radici solide.

D: Quando sei stato eletto presidente della Federazione Italiana nel 2001, il tennis italiano era in crisi, con un solo giocatore nella top 100 mondiale, come hai fatto a rilanciarlo? Ristrutturando la formazione?

R: “Abbiamo messo in piedi, è vero, un sistema decentralizzato, regionalizzando i centri di formazione, con una capillarità molto ampia, ma non credo che sia questo il motivo. Forse è anche il motivo meno importante il più importante è il nostro canale TV SuperTennis. (creato nel 2008, ndr). Vent’anni fa il tennis scompariva dagli schermi. Se uno sport non si vede più in televisione, non è più praticato dai bambini, è destinato a morire. Adesso in Italia 900mila telespettatori al giorno vedono il tennis gratis tutto l'anno.”

D: In che modo questo ha un effetto positivo sul tennis di alto livello?

R: “Se il tennis è più popolare, ci sono più club, più scuole di tennis, più giocatori, più sponsor, più biglietti venduti a prezzi cari per i grandi eventi. Avete visto i prezzi dei biglietti di questi Master Non troviamo niente a meno di 500 euro e siamo pieni.”

D: Sarebbe questo il tuo consiglio al tennis francese, che aspetta dal 1983 un vincitore del Grande Slam nel circuito maschile e l'incoronazione di Yannick Noah al Roland-Garros?

R: “Completamente, i francesi non stanno facendo abbastanza in questo settore (…) Nei nostri paesi dell'Europa occidentale, il tennis potrebbe diventare uno sport più popolare del calcio, ma i francesi non possono svilupparsi se garantiscono che il Roland-Garros venga trasmesso su un canale a pagamento in Italia, per esempio, se solo i ricchi potessero vedere questo torneo in TV (…) sarebbe un errore strategico enorme. Se fossi presidente della Federazione francese, non permetterei che i miei tornei siano a pagamento Dobbiamo fare di tutto perché i nostri tornei, Roma e i Master per l'Italia, Roland-Garros e Bercy. (il Masters 1000 di Parigi, ndr) per la Francia vengono trasmessi in chiaro in tutta Europa.”

D: È garantita la permanenza dei Master a Torino fino al 2025, e poi?

R: “Dipende dall'ATP, ne sapremo di più domenica. Stiamo facendo tutto il possibile perché ci sia un prolungamento di contratto. Se così sarà vedremo poi dove, a Torino nella sede attuale oppure a Milano, in una sala costruita per le Olimpiadi Invernali del 2026, che sarà più grande.”

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