EM 2024: Paradiso e Inferno – I tragici 238 secondi del danese Joachim Andersen

EM 2024: Paradiso e Inferno – I tragici 238 secondi del danese Joachim Andersen
EM 2024: Paradiso e Inferno – I tragici 238 secondi del danese Joachim Andersen
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Da vittoria per 2-0 della nazionale tedesca agli ottavi contro la Danimarca fa venire voglia e speranza di più. Ma le cose sarebbero potute andare in modo completamente diverso, come hanno poi concordato tutte le persone coinvolte. Dopo la vittoria, nessun giocatore, nemmeno l’allenatore della Nazionale, ha dimenticato che, sebbene meritata, ci voleva anche la fortuna poco dopo l’inizio del secondo tempo per avviarsi verso la vittoria.

Erano trascorsi esattamente 47:44 minuti quando la palla ha oltrepassato la linea della porta tedesca. Joachim Andersen ha segnato 1-0 per la Danimarca e ha portato la sua nazionale verso i quarti di finale del Campionato Europeo. Il difensore ha mandato in delirio il suo Paese. Si vedevano i tifosi biancorossi esultare increduli sugli spalti dello stadio del Dortmund. Doveva sembrare molto simile a casa.

Andersen corse verso i suoi sostenitori, seguito dai suoi compagni di squadra, e si portò la mano destra all’orecchio destro. Voleva saperne di più dopo il suo primo gol in nazionale, ma invece è arrivata una chiamata dal Lipsia.

In questo Campionato Europeo, gli assistenti arbitrali video siedono lì e controllano nuovamente tutte le scene cruciali. Sabato sera era di turno l’inglese Stuart Atwell che ha segnalato al connazionale Michael Oliver che il gol era stato preceduto da una posizione di fuorigioco di Thomas Delaney. Sebbene fosse estremamente sottile, era la punta del piede, ma la situazione era chiara.

Joachim Andersen festeggia il suo primo gol in nazionale. La gioia dura poco…

Fonte: AFP/INA FASSBENDER

Esattamente 101 secondi dopo il presunto gol, Oliver ha segnalato la posizione di fuorigioco in campo. Il gol di Andersen non conterebbe. Altri 28 secondi più tardi, Manuel Neuer ha continuato il gioco tirando un calcio di punizione.

VRA Stuart Atwell non mostra pietà

Andersen potrebbe essere rimasto un po’ seccato in seguito, ma poco dopo si è ritrovato di nuovo nel mezzo di tutta la faccenda. La squadra tedesca ha lanciato un attacco sulla sinistra, dove Patrick Raum ha crossato al centro e ha tirato ad Andersen, che difendeva in area di rigore, da distanza ravvicinata. Sono stati giocati esattamente 50 minuti e 8 secondi.

L’arbitro Oliver non ha riconosciuto la violazione, ma c’era ancora Stuart Atwell. Ha informato nuovamente il suo connazionale che qualcosa non andava. Oliver ha poi guardato più volte la scena, inclusa la grafica dell’impulso, sullo schermo dello stadio e ha concesso un rigore dopo 51 minuti e 42 secondi, che Kai Havertz ha trasformato per l’1-0 per la Germania.

…il VAR prima gli nega il gol e poco dopo lo giudica colpevole di fallo di mano

Fonte: AFP/INA FASSBENDER

L’eroe Andersen era diventato improvvisamente tragico. Ci sono stati 238 secondi tra il suo gol e la pallamano. Quasi quattro minuti in cui la grande chance dei danesi di raggiungere i quarti è sfumata e al suo posto è stata presa la decisione preliminare tedesca.

Questa decisione millimetrica ha salvato la Germania dal restare indietro

La nazionale tedesca è ai quarti di finale del Campionato Europeo. Dopo l’intervallo i danesi sono quasi passati in vantaggio, ma il suggerimento di Thomas Delaney e il videoarbitro hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla squadra della DFB. La scena nel video.

“Questo sostanzialmente ha deciso l’intera partita. Era davvero sottilissimo. La partita finisce lì”, ha detto a Magenta TV il giocatore della nazionale tedesca Robin Gosens, non nominato per gli Europei, identificando in questa fase di gioco un simbolismo adatto alla situazione generale nel proprio campo: “È amaro per i danesi, ma descrive abbastanza bene la situazione che abbiamo qui in Germania in questo momento. Abbiamo lo slancio dalla nostra parte”.

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