Gaël Monfils in semifinale a Maiorca poco prima di Wimbledon

Gaël Monfils in semifinale a Maiorca poco prima di Wimbledon
Gaël Monfils in semifinale a Maiorca poco prima di Wimbledon
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Gaël Monfils non giocava sull’erba ormai da tre anni e da una breve apparizione a Wimbledon. Ha fatto bene a rientrare. Eccolo in semifinale a Maiorca, dopo la terza vittoria consecutiva, ottenuta giovedì su Roberto Bautista Agut (6-3, 4-6, 6-4). Per la prima volta dal 2018 è in semifinale di un torneo su erba. Era ad Antalya e perse contro Adrian Mannarino. Venerdì proverà quindi ad arrivare, per la prima volta in carriera, alla finale di un torneo su questa superficie che non ama particolarmente. Sarebbe una vera strizzatina d’occhio.

Roberto è un vero guerriero ed è stata una grande battaglia, fino alla fine“, ha affermato Monfils in campo dopo questa lotta di due ore e mezza contro il caduto di Ugo Humbert nel turno precedente. A 36 anni, lo spagnolo non è più giovane ma, contrariamente a un possibile preconcetto, non è imbranato erba. È sull’erba che ha vinto il primo titolo della sua carriera, nel 2014, a S’Hertogenbosch. Ha raggiunto la finale anche qui a Maiorca due anni fa ed è un ex semifinalista di Wimbledon.

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Tuttavia Monfils si è complicato davvero la vita. Per un set e mezzo è stato assolutamente straordinario. Una partita piena, solida, coerente, fino al 6-3, 4-2 a suo favore. Sembrava prendere forma una vittoria silenziosa. Poi la macchina si è bloccata, il braccio si è teso e Bautista Agut ha colto l’occasione per mettere a segno due break in quattro partite per portare il francese in una tornata decisiva e sempre incerta.

Lì, Gaël Monfils ha ripreso rapidamente il controllo rompendo rapidamente. Ma sul 4-2, ha rilasciato un altro pessimo servizio per riavviare tutto. Non importa, un nuovo break lo ha messo in condizione di servire per la partita sul 5-4. Lì, aveva ancora bisogno di quattro match point per vincere finalmente ed evitare quella che sarebbe stata una grande frustrazione considerando lo scenario della partita e la natura dei dibattiti.

Davanti a una numerosa colonia di tifosi francesi, è con un grido di rabbia che ha finalmente accolto la sua qualificazione. Guarda caso, questo successo gli permetterà di fare un bel salto in classifica in pochi giorni. Monfils sarà, nella peggiore delle ipotesi, 33esimo nell’ATP lunedì prossimo, il suo miglior piazzamento da settembre 2022. Ma contro Alejandro Tabilo venerdì, è la finale che avrà in mente. Gli consentirebbe di prolungare questa serie formidabile: almeno una finale all’anno per la ventesima stagione consecutiva, dal 2005 al 2024.

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