La scienza presto farà sì che i tuoi denti si respingano

La scienza presto farà sì che i tuoi denti si respingano
La scienza presto farà sì che i tuoi denti si respingano
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Più che un semplice elemento del corpo umano, i denti sono un potente indicatore sociale su cui la ricerca si è basata più di un recupero. Le spese dentistiche a volte sono così esorbitanti che molte persone spesso non hanno altra scelta se non quella di passare la vita a nascondere il proprio sorriso danneggiato, scheggiato o stupito.

Su questo piano, le disuguaglianze potrebbero però finire per essere in parte cancellate grazie ai recenti progressi della scienza, evidenziati da Discover Magazine. Chi non ha mai potuto pagare un impianto potrebbe presto avere l’opportunità di accedere ad una tecnologia che permette semplicemente… di spingere i denti mancanti.

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Diversi metodi di ricrescita

Negli ultimi anni, la scienza ha esplorato molti metodi sperando di trovare la tecnica ideale per spingere i denti. Uno recentemente sviluppato presso l’Università di Osaka (Giappone), si basa sull’assorbimento di un farmaco a base di acido ribonucleico (RNA). Il team guidato dal ricercatore Katsu Takahashi è partito da una constatazione: le nostre bocche hanno le gemme necessarie alla crescita di una terza generazione di denti, che potrebbero seguire i denti e i cosiddetti denti definitivi.

Il problema è che una molecola chiamata USAG-1, presente nel nostro organismo, impedisce la crescita di questi denti. L’obiettivo del farmaco sviluppato nel 2023 dal gruppo di ricerca Katsu Takahashi era proprio quello di fermare l’azione della molecola grazie all’azione dell’RNA, capace di somministrare anticorpi contro di essa. È già stato dimostrato che il farmaco ha funzionato sugli animali. Oggi si effettuano test clinici sugli esseri umani; Se daranno frutti, il prodotto potrebbe essere disponibile per la vendita a partire dal 2030.

Un altro approccio consiste nel manipolare le cellule staminali che secernono le proteine ​​responsabili della formazione dello smalto. Come ha dimostrato nel 2023 un team dell’Università di Washington (Stati Uniti), potremo allora prendere in considerazione la creazione di organoidi dentali, versioni semplificate dei nostri denti che potremo poi utilizzare come truppe viventi. Ideale per riempire lo spazio formato da un’eventuale carie.

Discover Magazine evoca una terza tecnica che consiste nel riparare lo smalto producendo chimicamente un gel contenente fosfato di calcio, che è uno dei componenti principali. All’interno della Facoltà di Medicina dell’Università di Zhejiang (Cina), un gruppo di ricerca è riuscito a creare questa miscela e ad applicarla su campioni di denti danneggiati. Il gel ha poi formato uno strato di smalto spesso tre millimetri per restituire ai denti un nuovo aspetto.

Probabilmente è solo questione di anni prima che almeno una di queste soluzioni sia disponibile sul mercato. Sulla carta sono relativamente convenienti, anche se nessuno è immune dall’esplosione dei prezzi praticati dai dentisti. Nel frattempo esistono anche dei metodi per prendersi cura dei propri denti nel migliore dei modi, così da mettere tutto dalla sua parte per preservare il suo sorriso.

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