L’intelligenza artificiale (AI) sta espandendo la sua rete, a quanto pare. In peggio, alcuni temono. Ma soprattutto per il meglio, ha affermato l’Accademia Nobel, assegnando nel 2024 i premi per la chimica e la fisica ai ricercatori che hanno consentito progressi in questi due campi grazie all’intelligenza artificiale. Tuttavia, uno di loro ha appena pubblicato, mercoledì 15 gennaio, un articolo sulla rivista Natura che promette progressi «maggiore» nello sviluppo di antiveleni. Il team di David Baker, dell’Università di Washington, e quello di Timothy Patrick Jenkins, dell’Università Tecnica della Danimarca, hanno creato proteine sintetiche che riescono a neutralizzare le principali tossine mortali iniettate dai serpenti della famiglia dei serpenti. cobra. Una performance raggiunta in tempi record che potrebbe rivoluzionare definitivamente la produzione di sieri anti-morso.
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Perché da quando i francesi Césaire Phisalix e Albert Calmette svilupparono nel 1894 il primo antidoto contro i morsi di vipera, il principio non è cambiato. Il veleno diluito di un serpente viene iniettato in un grande animale, solitamente un cavallo. L’equino produce quindi anticorpi. Una volta puliti, vengono somministrati all’uomo dopo un morso, per combattere le tossine iniettate dal rettile. Un processo macchinoso, lungo e costoso. I ricercatori hanno quindi provato a progettare antiveleni senza utilizzare animali.
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