Letti scomodi, condizionatori rumorosi, porte che sbattono e ospiti indiscreti: quando si soggiorna in albergo non è sempre facile addormentarsi e trascorrere una notte riposante. Ma c’è speranza, spiega National Geographic, che offre alcuni consigli essenziali per cercare di riposarsi al meglio. Perché sia che tu viaggi per piacere o per lavoro, non è mai piacevole perdersi l’incontro con Morfeo.
La dottoressa Rebecca Robbins, assistente professore di medicina alla Harvard Medical School e ricercatrice associata al Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha lavorato sull’argomento. Nel 2020 ha co-scritto un articolo, pubblicato su Tourism and Hospitality Research, dedicato al tema della qualità del sonno negli hotel. Lei e i suoi colleghi hanno elaborato questa chiara constatazione: solo un viaggiatore su tre si dichiara soddisfatto del sonno trascorso in albergo.
L’importanza delle abitudini
Partendo dal principio che un cliente che dorme bene è un cliente più soddisfatto, diverse catene di stabilimenti (tra cui Hilton) hanno invitato lo scienziato a collaborare per attuare strategie volte a offrire una migliore esperienza notturna. Sebbene i consigli di Rebecca Robbins riguardino anche la progettazione delle camere nei nuovi hotel, lei ha stilato un elenco di raccomandazioni che i viaggiatori possono provare a mettere in pratica.
Consiglia innanzitutto di provare a portare un po’ di casa in albergo, così da ricreare un universo sensoriale che ricordi casa, o anche la vostra camera da letto. Portare il tuo profumo, lozione o diffusore di oli essenziali può cambiare tutto. Anche la questione del suono può essere fondamentale: se sei abituato a viaggiare e te lo puoi permettere, puoi procurarti un apparecchio portatile per il rumore bianco, che ti aiuterà a eliminare…
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