70 nuovi casi, l’epidemia dilaga

70 nuovi casi, l’epidemia dilaga
70 nuovi casi, l’epidemia dilaga
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L’epidemia di dengue è in aumento in Polinesia. Nella prima settimana di gennaio sono stati registrati 70 casi, oltre 30 casi in più rispetto all’ultima settimana di dicembre. La maggior parte di questi casi si trovano nei distretti di Mahina, Pirae, Papeete, Faa’a, Punaauia.

Con le piogge lo sappiamo: le zanzare sono numerose e il rischio di casi di dengue è maggiore. Dal 2024 sono stati registrati 626 casi. Nelle case tutti quindi adottano precauzioni. È il caso di questa famiglia del quartiere di TeNaho, già colpita dalla malattia in passato.

Maeva e chi le sta vicino affrontano quindi il problema di petto. Le sue figlie vivono qui fin da piccole. Epidemia o meno, si sono sempre preoccupati di prevenire la diffusione delle zanzare nelle loro case.

“Nel cortile, se ci sono posti con bidoni della spazzatura, bisogna svuotare tutto ciò che contiene acqua. Non è facile guarire”

Ogni epidemia genera un’ondata di apprensione tra le mura domestiche. Georgina ha visto persone nel quartiere soffrire della malattia e vuole evitare a tutti i costi di attraversarla. “Fa paura perché poi attaccherà i vostri figli, i vecchi e i malati.

Dei 70 nuovi casi nella prima settimana di gennaio, 50 provengono da Tahiti e la maggior parte dall’agglomerato tra Mahina, Punaauia e Pirae. La particolarità di questa epidemia: al momento non ci sono casi gravi. Si prevede tuttavia un forte aumento del numero di contagi. “Il fatto che non abbiamo avuto casi gravi l’anno scorso, immaginiamo che entreremo in una fase in cui, se ci saranno sempre più casi, avremo finalmente casi gravi, molti più ricoveri ospedalieri“, spiega André Wattiaux, capo del centro di monitoraggio sanitario dell’ARASS, l’Agenzia di regolamentazione della sanità e dell’azione sociale.

“Speriamo di riuscire a prevenire i decessi, ma sfortunatamente per ogni epidemia abbiamo sempre dei morti”.

André Wattiaux – capo del centro di monitoraggio sanitario dell’ARASS

Il centro di igiene e sanità pubblica non prevede di irrorare a breve, perché Si tratta di una misura preventiva e l’epidemia è già troppo avanzata.

Salute

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