Per l’1epoca Una volta, un think tank specializzato, The Shift Project*, ha quantificato l’impronta di carbonio della produzione di apparecchi acustici per la Francia. I risultati di questi calcoli sono stati presentati giovedì 16 gennaio.
Lo Shift Project cerca di valutare l’impronta di carbonio del sistema sanitario francese, perfezionandolo gradualmente, settore per settore, con l’obiettivo di formulare raccomandazioni precise per “decarbonizzare le industrie sanitarie”. Il rapporto finale dovrebbe essere pubblicato a metà giugno 2025, ma la presentazione odierna di un aggiornamento sui progressi ha rivelato nuovi dati per gli apparecchi acustici.
Per soddisfare le esigenze dei non udenti francesi, la produzione di apparecchi acustici ammonta a 11 ktC02 all’anno. Questo dato è allo stesso tempo modesto, rispetto alle emissioni di CO2 dei dispositivi medici in generale (e del sistema sanitario), ma significativo in relazione alla piccolezza dei dispositivi, che hanno la particolarità di essere molto compatti e molto tecnologici. Il fattore principale che spiega questa impronta è il fatto che il 94% degli apparecchi acustici viene importato, tramite trasporto aereo 9 volte su 10. La quota del trasporto nelle emissioni di CO2 di ciascun dispositivo è quindi significativa.
Questa valutazione copre l’impronta di carbonio della produzione dei dispositivi, fino al punto vendita al paziente. Non comprende ancora il loro utilizzo né la gestione dei rifiuti a fine vita (comprese le batterie).
Nel dettaglio, la distribuzione dell’impronta di carbonio per stazione è molto diversa a seconda che si tratti di un modello a batteria o ricaricabile. Bisogna infatti tenere conto, da un lato, della produzione delle batterie e, dall’altro, del consumo di energia elettrica. Il peso dei dispositivi – le batterie pesano più delle batterie – e la consegna dei caricabatterie hanno effetti anche sulle emissioni legate al trasporto (maggiori nel caso delle batterie ricaricabili, quindi) e agli imballaggi.
Quali le leve per migliorare? La scelta della ricaricabile è oculata dal punto di vista delle emissioni di CO2? La sanità è uno dei settori da decarbonizzare prioritariamente? Rispondiamo a tutte queste domande nel nostro focus su questo argomento in L’Ouïe Magazine n°137 – febbraio 2025.
*Il progetto Shift
Creato nel 2010 e presieduto da Jean-Marc Jancovici, questo think tank produce analisi quantitative e proposte per “liberare l’economia dai vincoli sul carbonio” rendendolo meno dipendente dai combustibili fossili. L’obiettivo è ridurre il più possibile le emissioni di gas serra, principalmente CO2, per limitare il cambiamento climatico. Le sue valutazioni sono espresse in chili o tonnellate di CO2 equivalente (kCO2e o tCO2e), una misura comune che permette di confrontare diverse attività o settori.