Lo sviluppo di Debian 13, alias Trixie, è iniziato alcuni mesi fa. Questa nuova versione, molto attesa (come sempre con Debian), dovrebbe arrivare quest’estate, senza ulteriori dettagli per il momento. Una prima versione alpha è arrivata pochi giorni fa, con un installer aggiornato e l’inclusione del nuovo tema predefinito, chiamato Ceratopsian (creato da Elise Couper).
Per il momento non ci sono molte novità in cui mettere i denti. Troviamo l’inevitabile aggiornamento generalizzato dei pacchetti. Per il momento questa anteprima è basata sulla versione 6.12 LTS del kernel, ma non sappiamo se questa verrà mantenuta per le beta e la versione finale.
Ciò che potrebbe sembrare banale per molte distribuzioni non lo è per Debian. La distribuzione avvia aggiornamenti importanti ai suoi componenti solo tra le sue versioni ugualmente importanti. Conosciuto per la sua grande stabilità, il sistema funge da base per molte altre distribuzioni, la più nota delle quali è Ubuntu (che a sua volta funge da base per una moltitudine di sistemi, come Linux Mint).
Ci sono ancora alcune modifiche, incentrate sul programma di installazione Trixie. La partizione automatica è stata quindi migliorata in molti casi, in particolare nel caso di spazio di archiviazione ridotto o per il calcolo della dimensione dello spazio di paginazione. Il programma di installazione fornisce inoltre passaggi rivisti per la creazione del primo account utente e amministratore (root).
Questa prima alpha è compatibile con le architetture AMD64, ARM64, ARMhf, MIPS64el, PPC64el, RISCV64 e S390x, che dovrebbero essere anche quelle della versione finale. Notiamo l’arrivo di riscv64, gestito per la prima volta da Debian, come annunciato dal team nel giugno 2023. Scompaiono invece dal tavolo ARMel e i386. Per quanto riguarda MIPSel, è stato rimosso dall’archivio l’anno scorso.