Studio internazionale per riutilizzare l'ammoniaca dalle acque reflue

Studio internazionale per riutilizzare l'ammoniaca dalle acque reflue
Studio internazionale per riutilizzare l'ammoniaca dalle acque reflue
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Il professore del Dipartimento di Chimica François Perreault e il suo team hanno ottenuto una sovvenzione di 225.000 dollari per tre anni dal programma di collaborazione di ricerca CRSNT-FRQ per migliorare i processi di cattura dell'ammoniaca dalle acque reflue. Un team di ricercatori dell’Università Politecnica Mohamed VI, in Marocco, ha ottenuto una cifra simile per lavorare su questo progetto.

L'ammoniaca è un contaminante significativo che deve essere rimosso dalle acque reflue prima di restituirle all'ambiente. Attualmente, la maggior parte dei sistemi di trattamento dell’acqua rimuovono l’ammoniaca dall’acqua convertendola in azoto gassoso, che viene rilasciato nell’atmosfera. “La perdita di ammoniaca nell’atmosfera sembra essere una grande opportunità mancata”, afferma François Perreault. L'ammoniaca è il secondo composto chimico più sintetizzato nell'industria grazie alle sue numerose applicazioni nella produzione di fertilizzanti, refrigeranti o come fonte di combustibile.

L’approccio tradizionale alla sintesi dell’ammoniaca, tuttavia, è ad alta intensità energetica, rendendolo il processo chimico più importante in termini di emissioni di gas serra, aggiunge il professore. Il progetto del suo team prevede il miglioramento delle tecnologie di cattura dell'ammoniaca attraverso lo sviluppo di un processo di separazione chiamato distillazione a membrana. Questo processo cattura il gas di ammoniaca che evapora dall'acqua ad alto pH. “Svilupperemo nuove membrane con maggiore permeabilità all'ammoniaca e le testeremo in diversi tipi di acque reflue raccolte in Marocco o Quebec”, afferma il professore. Esploreremo anche l'uso di solventi eutettici profondi [une nouvelle classe de solvants utilisés en chimie verte] per catturare l’ammoniaca e preservarla nella sua forma NH3, consentendo una gamma più ampia di applicazioni”.

I ricercatori confronteranno poi l’impronta ambientale del nuovo approccio rispetto a quello tradizionale al fine di identificare la migliore strategia.

Oltre a François Perreault, i professori Georgios Kolliopoulos (Università Laval), Anne-Marie Boulay (Politecnico) e Saifur Rahaman (Politecnico) formano il team del Quebec. In Marocco, i professori dell’Università Politecnica Mohamed VI Otman Abida, Mohamed Essalhi e Yahya Agzenai Ben Salem stanno lavorando al miglioramento dei processi.

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