Già offerto a pochi utenti, il doppiaggio tramite intelligenza artificiale è stato ampliato dalla piattaforma.
Youtube sta facendo un passo da gigante verso un progresso ancora dibattuto: il doppiaggio tramite intelligenza artificiale. Finora testato insieme a una manciata di utenti, il programma è stato ampiamente esteso a “centinaia di migliaia di canali”, indica la piattaforma.
Queste sono “focalizzate sulla conoscenza e sull’informazione”, ma altre sezioni dovrebbero seguire nelle prossime settimane o mesi. Per fornire automaticamente il doppiaggio in un’altra lingua come francese, tedesco, italiano o anche spagnolo, indonesiano e giapponese, sarà necessario che il materiale di base sia in inglese.
Se invece il video è francese – ad esempio – il doppiaggio automatico sarà solo in inglese.
Miglioramenti pianificati e risultati incerti
Per i creatori che possono trarne vantaggio, tutto avviene in background non appena un video viene caricato sulla piattaforma e puoi scegliere di non pubblicarlo. YouTube assicura inoltre che il suo strumento è in fase di test e che le voci dell’intelligenza artificiale dovrebbero suscitare emozioni e persino “simulare l’atmosfera ambientale” durante gli sviluppi futuri. Va detto che attualmente il risultato è piuttosto sommario.
YouTube avverte inoltre che, come i sottotitoli, i doppiaggi AI possono contenere errori.
La piattaforma rischia tuttavia di attirare l’ira degli attori specializzati nel doppiaggio, già in armi contro l’intelligenza artificiale generativa. In Francia, il movimento #TouchePasMaVF cerca di sensibilizzare politici e spettatori nel tentativo di legiferare.
Intervistata da Tech&Co nel luglio 2024, Brigitte Lecordier, voce cult di Son Goku di Dragon Ball, ha espresso la sua preoccupazione: “Dobbiamo chiederci quale società vogliamo per i nostri figli”, ha detto. “Vogliamo una società gestita da robot, dove la sera un robot leggerà loro una favola della buonanotte, o la voce di un attore che racconterà cose belle e ci commuoverà?”
I grandi creatori preferiscono quindi ricorrere al doppiaggio professionale, come Inoxtag, il cui documentario sulla scalata dell’Everest, Kaizen, ha beneficiato del doppiaggio in inglese e spagnolo. Ora ha quasi 40 milioni di visualizzazioni.