un triste fenomeno creato dagli esseri umani

un triste fenomeno creato dagli esseri umani
un triste fenomeno creato dagli esseri umani
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Il risultato di migliaia di satelliti in orbita bassa, che brillano intensamente quando incontrano i raggi del sole. Dalla Stazione Spaziale Internazionale il fenomeno si intensifica.

All'inizio della settimana, ad un'altitudine di 400 chilometri, l'astronauta americano Donald Pettit della Stazione Spaziale Internazionale ha pubblicato un maestoso video, rivelando l'orizzonte del nostro pianeta e la sua atmosfera, con un sottile strato di colore verde dovuto alla dispersione della luce sul pianeta. contatto con i suoi gas. Accelerato, il timelapse proposto ci ha permesso di vedere un nuovo fenomeno, visibile solo dallo spazio, ma creato da zero dagli esseri umani. “Lucciole celesti” come si divertiva a chiamarle l’astronauta sulla piattaforma X.

I punti luminosi che si muovono a tutta velocità e tremolano temporaneamente non sono creature extraterrestri, ma satelliti. Più precisamente, è la costellazione Starlink a fare notizia ancora una volta, con le sue oltre 7.500 stelle in orbita. Degli oltre 10.000 satelliti in orbita bassa (meno di 2.000 km di altitudine), i satelliti inviati da SpaceX per la sua rete Internet sono oggi più della maggioranza. E senza di loro, un fenomeno come le “lucciole celesti” di Donald Pettit sarebbe molto meno evidente.

Sarebbe necessario accelerare molto di più il video per ottenere lo stesso risultato che possiamo ottenere oggi con solo poche decine di minuti di registrazione, in maniera accelerata. Uno spettacolo magnifico, ma ricordiamoci che è anche un disastro per l'osservazione dello spazio dalla Terra (a causa dell'inquinamento luminoso delle stelle, ma anche della loro radiazione elettromagnetica). Dal punto di vista della sicurezza, i satelliti hanno anche aumentato notevolmente il rischio di collisioni a catena in orbita bassa.

Fino a 12.000 o addirittura 42.000 satelliti Starlink in orbita?

La Federal Aviation Administration (FAA) ha, per il momento, concesso a SpaceX e Starlink di inviare fino a 12.000 satelliti. Ma i piani della società, che potrebbe presto essere valutata 350 miliardi di dollari, evocano piuttosto una costellazione di 42.000 satelliti. Una saturazione dell'orbita bassa, che non terrebbe conto dei piani di altre società come Blue Origin (che ora vuole una costellazione di Keplero per sostituire il GPS americano) o l'iniziativa cinese Thousand Sails che mira a inviare più di 13 000 satelliti.

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Fonte :

Gizmodo


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