Xiaomi 14T Pro
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Dal 2025, Xiaomi prevede di adottare un nuovo programma di aggiornamento mensile per i suoi dispositivi connessi. Questa decisione, confermata dal vicepresidente globale Alvin Tse tramite una risposta su X/Twitterpotrebbe segnare una svolta importante nella strategia del brand in termini di supporto software. Attualmente il produttore si accontenta di soluzioni ogni 90 giorni, anche per i suoi modelli di fascia alta, il che lo colloca dietro a marchi come Samsung o Google, noti per il loro monitoraggio costante del software.
Tuttavia, non sono stati comunicati dettagli specifici su quali modelli siano interessati o la data esatta di implementazione. È probabile che i primi beneficiari saranno i flagship o le serie popolari, come l’attesissimo Redmi Note 14, ma nulla è stato confermato. Questo annuncio risponde in parte alle critiche espresse da alcuni utenti, che hanno deplorato la mancanza di reattività del colosso cinese. Alvin Tse, tuttavia, ha chiarito che preferirebbe non farlo “promessa eccessiva”sottolineando che sono ancora in corso aggiustamenti interni prima di condividere un piano chiaro.
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Perché questi aggiornamenti sono importanti?
L’implementazione di un calendario mensile potrebbe rafforzare notevolmente l’affidabilità dei dispositivi Xiaomi. Le patch regolari offrono numerosi vantaggi cruciali:
- Maggiore sicurezza: Ogni aggiornamento include protezioni contro le minacce digitali più recenti.
- Esperienza ottimizzata: aggiustamenti tecnici regolari migliorano le prestazioni generali, apportano nuove funzionalità, in particolare in termini di fotografia, e correggono i malfunzionamenti identificati dalla comunità.
Con questi miglioramenti Xiaomi non solo è riuscita a mantenere i suoi attuali utenti, ma anche ad attirare un pubblico ancora titubante.
HyperOS 2.0: promesse mantenute per il 2025
Allo stesso tempo, Xiaomi sta gradualmente lanciando la sua nuova interfaccia HyperOS 2.0 in alcuni paesi, con una tabella di marcia già disponibile per il mercato globale. Secondo Alvin Tse, gli adeguamenti specifici per soddisfare le esigenze locali spiegano alcuni ritardi, in particolare in termini di test e ottimizzazione delle telecamere.
Se l’azienda cinese riuscisse a implementare questi aggiornamenti mensili come annunciato, ciò potrebbe rafforzare notevolmente la sua attrattiva sul mercato europeo. Tanto più che a partire da giugno 2025 i produttori dovranno offrire almeno cinque anni di aggiornamenti al proprio sistema operativo.
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