Tra giocare o guardare partite in streaming, i giocatori hanno fatto la loro scelta ed è piuttosto sorprendente

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Secondo un recente studio, i giocatori trascorrono in media più tempo guardando i videogiochi in streaming… piuttosto che giocando! Per gli autori del rapporto, gli editori dovrebbero vedere questa come un’opportunità per diversificare le proprie entrate. Ma non è facile detronizzare YouTube o Twitch, i re del campo.

Crediti: 123RF

Sappiamo ormai da diversi anni che i giovani stanno abbandonando sempre più la TV tradizionale in favore dei videogiochi e dei servizi di streaming come Netflix, YouTube e Twitch. Secondo uno studio pubblicato nell’aprile 2023, gli utenti sono più in una logica multimedialedove diverse piattaforme e media si intersecano. Scopriamo un videogioco grazie ad una serie, ad esempio. L’esplosione delle vendite dei giochi The Last of US dopo la messa in onda della serie illustra perfettamente questo fenomeno. Lo stesso vale per la serie Fallout, o anche per Arkane. Lo spettacolo Netflix ha permesso a League of Legends di riempirsi di nuovi giocatori.

Ma secondo un nuovissimo rapporto realizzato dai ricercatori di Midia Research, questa dinamica virtuosa ha perso parte del suo splendore. Più precisamente, i videogiochi stanno perdendo terreno rispetto allo streaming di videogiochi. Secondo questo studio, i giocatori preferirebbero sempre più guardare lo streaming di JV, piuttosto che stare dietro il controller.

I giocatori preferiscono guardare piuttosto che giocare

Secondo il rapporto, i giocatori dedicano in media 16 ore alla settimana al loro hobby preferito. E se trascorrono circa 7,4 ore combattendo/guidando/sopravvivendo/costruendo sui propri PC e console, trascorrono le restanti 8,5 ore guardando lo streaming di JV su Twitch o YouTube. Secondo gli autori di questo studio, gli editori di videogiochi come EA, Ubisoft o Activision dovrebbero sfruttare questa tendenza creando la propria piattaforma video. “Questo potenziale inutilizzato degli editori di giochi permette di integrare contenuti video nel proprio ecosistema” potrebbe teoricamente attrarre entrate pubblicitarie e abbonamenti/sostegno finanziario che attualmente avvantaggiano altri media o creatori di contenuti.

Successivamente, è difficile vedere come questi editori possano sopraffare Twitch e YouTube, i due punti di riferimento in questo settore. Perché gli utenti dovrebbero abbandonare due piattaforme dove hanno le loro abitudini, dove possono vedere tutto, in favore di un ecosistema chiuso riservato ai giochi di un unico editore? Probabilmente non lo faranno.

Fonte: GameSpot

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