l’app Temu attaccata ancora una volta in tribunale

l’app Temu attaccata ancora una volta in tribunale
l’app Temu attaccata ancora una volta in tribunale
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Il colosso cinese dell’e-commerce è accusato di pratiche di marketing ingannevoli dal procuratore generale dello stato dell’Arkansas, negli Stati Uniti. L’applicazione è in realtà un malware, in grado di rubare i dati dell’utente.

Temu, il sito cinese di shopping online specializzato in malware a basso costo che ruba i tuoi dati? Secondo The Verge, il procuratore generale dello stato dell’Arkansas ha presentato una denuncia il 25 giugno contro la piattaforma cinese accusata di pratiche commerciali ingannevoli.

“Temu sostiene di essere una piattaforma di shopping online, ma si tratta di un malware pericoloso che garantisce da solo, all’insaputa degli utenti, l’accesso praticamente a tutti i dati presenti sul cellulare di un utente”, ha affermato Tim Griffin, procuratore generale dell’Arkansas.

Malware

Secondo la denuncia, l’applicazione avrebbe la capacità di modificare il proprio codice e trasformarsi in malware, software dannoso per ottenere informazioni riservate. L’applicazione avrebbe così accesso a una serie di informazioni personali, come informazioni sulla posizione, fotocamera, contatti, messaggi o persino documenti condivisi sullo smartphone dell’utente. Tutte queste informazioni verrebbero vendute a terzi. Il tutto senza il consenso dell’utente.

Una pratica che ricorda curiosamente quella di Pinduoduo, un’altra applicazione del gruppo PDD Holdings, gestore di Temu. L’app è stata sospesa nel 2023 dal Google Play Store per problemi di sicurezza.

Ma Temu potrebbe essere ancora più pericoloso di Pinduoduo. Secondo uno studio di Grizzly Research, l’app “ha la capacità di hackerare i telefoni degli utenti e aggirare le impostazioni sulla privacy”.

Accuse respinte dal colosso cinese del commercio online. Lo ha detto un portavoce dell’aziendaArstecnica che le sue accuse si basano sulla “disinformazione che circola online” e che sono “totalmente infondate”. “Neghiamo categoricamente queste accuse e ci difenderemo vigorosamente”.

Metodi contestati

Questa non è la prima volta che Temu viene preso di mira. Lo scorso maggio una federazione di associazioni europee dei consumatori ha presentato un reclamo contro la piattaforma cinese di commercio online. Il sito è stato accusato di manipolazione degli utenti Internet e di violazione di diverse disposizioni del Regolamento UE sui servizi digitali (DSA).

A fine marzo Temu ha dovuto ritirare un’offerta lanciata in Francia e nel Regno Unito che consisteva nello sfruttamento dei dati personali dei clienti, a vita, in cambio di denaro o buoni.

Un mese prima, la Federazione europea delle industrie dei giocattoli aveva accusato il sito di vendere giocattoli non conformi alle normative dell’Unione europea. Infatti, il 95% rappresentava un pericolo reale per la sicurezza dei bambini.

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