Microsoft ha deciso di abilitare il backup automatico delle cartelle su OneDrive. Un cambiamento che a prima vista appare pratico, ma che già pone un problema…
Immagina: hai appena acquistato il tuo nuovo computer. L’obiettivo con questo nuovo dispositivo è semplice: fare piazza pulita del passato. Vuoi scegliere quali file trasferire dal tuo vecchio computer e partire con una macchina più o meno vuota. Per la prima volta accendi il computer ed ecco il disastro: ovunque appaiono icone di collegamento che ti portano a tutti i tuoi vecchi file, questa è la storia che ci racconta Neowin.
Ma questa non è l’unica critica che ha dovuto affrontare questa nuova decisione di Microsoft. Tutti i tuoi dati, infatti, verranno automaticamente salvati sul Cloud, anziché sul tuo computer, e questo ha un effetto: lo spazio di archiviazione fornito gratuitamente su OneDrive (5 GB) finirà presto per riempirsi, il che potrebbe costringerti a optare per un abbonamento.
Tieni presente che sarà sempre possibile eliminare il backup automatico su OneDrive. Ci vorrà solo un po’ più tempo rispetto a prima (altrimenti non dovevi fare nulla). Per prima cosa, sulla barra delle applicazioni, vai sulle icone di sistema (all’estrema destra, o facendo clic sulla piccola freccia se non riesci a trovare l’icona che stai cercando) e fai clic con il tasto destro su quella a forma di nuvola.
Fai clic sull’opzione “Impostazioni” che apparirà davanti a te. Quindi controlla di essere nel sottomenu “sincronizzazione e backup” a sinistra. E fai clic su “gestisci backup”. Puoi quindi selezionare e deselezionare i tipi di file in base al fatto che desideri o meno che vengano salvati automaticamente.
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