Rinviato a data da destinarsi il lancio nell’UE dell’intelligenza artificiale generativa di Apple – rts.ch

Rinviato a data da destinarsi il lancio nell’UE dell’intelligenza artificiale generativa di Apple – rts.ch
Rinviato a data da destinarsi il lancio nell’UE dell’intelligenza artificiale generativa di Apple – rts.ch
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Venerdì Apple ha dichiarato che rinvierà a tempo indeterminato il lancio del suo sistema di intelligenza artificiale generativa (AI) nell’Unione Europea, a causa di “incertezze normative” legate al Regolamento sui mercati digitali (DMA), secondo un portavoce.

Il gruppo è particolarmente preoccupato per gli obblighi fissati dalla DMA in termini di interoperabilità, che dovrebbero consentire la comunicazione tra diverse piattaforme e sistemi di messaggistica ma potrebbero rappresentare, secondo Apple, un rischio per la sicurezza e la protezione dei dati personali.

Apple ha presentato all’inizio di giugno Apple Intelligence, una nuova nomenclatura che dovrebbe ottimizzare l’utilizzo dei suoi dispositivi, dall’iPhone al Mac, grazie all’intelligenza artificiale generativa. Permette di creare contenuti, in testo, immagine o suono, su semplice richiesta formulata nel linguaggio quotidiano, o di ottenere risposte dettagliate a domande.

Al passo con Apple

Concretamente, Apple Intelligence consentirà, ad esempio, di creare le proprie emoji personalizzate o di trovare una foto nei propri album descrivendola oralmente.

Il gruppo di Cupertino cerca così di recuperare terreno nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, mentre molti dei suoi principali concorrenti offrono già da diversi mesi prodotti che integrano questa tecnologia.

Durante la presentazione di Apple Intelligence, Apple ha sottolineato la sicurezza del suo sistema, da decenni uno dei cavalli di battaglia dell’azienda.

Un possessore di iPhone dotato di Apple Intelligence potrà così beneficiare della potenza di calcolo dei server remoti (cloud computing) e non limitarsi alle capacità del proprio smartphone, senza che i suoi dati vengano archiviati o utilizzati da altri.

Aprirsi alla concorrenza

Il DMA, entrata in vigore all’inizio di marzodevono costringere i giganti tecnologici ad aprirsi alla concorrenza.

Il regolamento prende di mira in particolare Apple, che dovrà in particolare autorizzare, sui suoi prodotti, l’installazione di negozi di applicazioni diversi dal suo Apple Store.

“Siamo preoccupati che gli obblighi di interoperabilità del DMA possano costringerci a mettere a repentaglio l’integrità dei nostri prodotti in un modo che mette a rischio la sicurezza e la protezione dei dati”, ha spiegato il portavoce di DMA Apple.

Tre funzionalità non disponibili nell’UE

Di conseguenza, ha aggiunto, “non crediamo che quest’anno saremo in grado di mettere a disposizione degli utenti dell’Unione europea tre funzionalità”, in particolare Apple Intelligence.

Il rinvio riguarda anche la possibilità di proiettare l’immagine dello schermo di un iPhone su un altro supporto o di condividere il contenuto del suo schermo con una persona durante una conversazione online.

afp/juma

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