sigilli tracciati

sigilli tracciati
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È stata lanciata una consultazione pubblica fino alla fine di giugno per autorizzare gli scienziati ad avvicinarsi alle foche per dotarle di tag GPS. Gli animali e i loro movimenti saranno monitorati prima, durante e dopo i lavori relativi alle turbine eoliche offshore.

L’anno scorso sono nati 66 cuccioli nella colonia di foche comuni nella baia di Veys. Se si sono sistemati, questi animali si trovano a circa 70 chilometri da Courseulles sur mer e dal cantiere delle turbine eoliche off-shore.

Due delle tre colonie riproduttive francesi di questa specie si trovano in Normandia. Quindi i 250 sigilli verranno monitorati per rilevare ogni possibile impatto dell’opera sui singoli individui. Nella colonia, solo 30 foche di peso superiore a 40 chili verranno catturate in totale per essere dotate di un faro GPS.

Se fino al 26 giugno sul sito DREAL è aperta una consultazione pubblica è perché la specie è protetta. Gli scienziati hanno quindi bisogno di un’esenzione per avvicinarli e dotarli del faro.

Nel fascicolo di richiesta di autorizzazione alla cattura prodotto dal Centro studi biologici di Chizé sono specificate le modalità di svolgimento delle operazioni. Le foche vengono catturate nelle reti”realizzati appositamente per queste operazioni (maglia larga adattata all’anatomia delle foche e materiale che non danneggia gli animali)”. L’etichetta viene attaccata dietro la testa, vengono prelevati campioni come un esame del sangue e una biopsia… tutto questo in 20 minuti. L’idea è quella di disturbare gli animali il meno possibile. L’etichetta viene attaccata ai peli , si stacca da solo durante la muta.

Gli scienziati della riserva di Beauguillot e del centro di Chizé agiranno rapidamente per disturbare il meno possibile la colonia.

© Televisori francesi

Lo scopo di questo monitoraggio è dettagliato nel dossier presentato dal centro di Chizé: “ Descrivere i movimenti individuali delle foche, utilizzando le posizioni ottenute sulla terra e in mare; identificare le aree di caccia preferenziali per le foche di entrambe le specie; documentare i loro ritmi di attività, a terra (periodi di riposo su luoghi di sosta) e in mare; tutti questi parametri verranno naturalmente confrontati prima, durante e poi dopo la costruzione delle turbine eoliche offshore, al fine di rilevare e descrivere un possibile impatto dei lavori di costruzione. »

Per questo progetto ancora in corso usciranno dal mare 64 turbine eoliche: il cronoprogramma prevede che tra il 2023 e il 2024 verranno realizzate le fondazioni, i cavi sottomarini e le stesse turbine eoliche per la messa in servizio prevista per il 2025.

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