Hai mai desiderato riscoprire la spensieratezza della tua infanzia? È impossibile, ovviamente. Almeno per noi umani. Perché i ricercatori dell’Università di Bergen (Norvegia) hanno scoperto un animale che ne è capace. Nel Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienzedescrivono in dettaglio come hanno osservato, del tutto per caso, una noce di mare (Mnemiopsis leidyi) – una specie di ctenoforoctenoforoinvertebrato marino considerato plancton e cugino delle meduse – perde improvvisamente i suoi lobi gelatinosi e carnosi caratteristici dell’età adulta per ritornare allo stato di larvelarve.
Un animale marino dai poteri eccezionali
Gli studi avevano già dimostrato capacità straordinarie in questo gruppo di animali. I loro individui possono, ad esempio, fondersi per sopravvivere in caso di gravi lesioni. Per sopravvivere ai periodi di carestia, la noce di mare può anche ridurre le sue dimensioni. E ora i ricercatori hanno dimostrato che è anche capace di tornare indietro nel tempo per ritornare in forma larvale. Sempre in risposta ad a stressstressquando il cibo finisce e ancora di più quando sono feriti.
Lo sapevate?
La noce di mare non è l’unica che può tornare indietro nel tempo. Quella che gli scienziati chiamano la medusa immortale (Turritopsis dohrnii) è capace anche di questo.
Oggi, la noce di mare appare sul “Lista nera delle specie invasive nell’ambiente marino” del Mediterraneo dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCNIUCN). E gli scienziati ritengono che questo straordinario potere di tornare sui propri passi potrebbe essere alla base della sua diffusione altamente invasiva su larga scala nelle acque del mondo.
Seanut per comprendere meglio l’invecchiamento
Soprattutto da quando Mnemiopsis leidyi ritorna allo stato larvale, lo fa senza degradazione delle sue cellule. Nella moda “viaggio nel tempo”. Ciò gli permette, non appena le sue condizioni di vita migliorano, di ritornare all’età adulta.
Gli scienziati intendono quindi studiarlo più da vicino, nella speranza di comprendere meglio i meccanismi molecolari all’origine del fenomeno. Hanno anche in programma di cercare altre specie capaci di ringiovanimento. Secondo loro, infatti, questo potere un po’ folle potrebbe essere distribuito nel regno animale in modo più capillare di quanto si pensasse.