E la scommessa ha avuto un discreto successo! Infatti, Black Ops 6 ritorna finalmente alla formula originale di Call of Duty e sembra sulla strada giusta per riconquistare il cuore dei suoi fan più ferventi. Dal lato della campagna, Activision e Treyarch ci offrono una storia non molto originale ma basata su meccanismi consolidati della licenza: un grande spettacolo hollywoodiano, una trama ricca di colpi di scena e missioni variegate. Senza essere una delle preferite, questa campagna per giocatore singolo mantiene il suo posto e ti permette di dimenticare l’orribile Moder Warfare III.
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Ma la maggior parte dei giocatori ti dirà che Call of Duty si gioca principalmente per il suo multiplayer. E in questo Treyarch ha fatto bene, proponendo un’esperienza molto vicina ai grandi momenti della saga. Troviamo quindi movimenti molto fluidi e nervosi, armi piuttosto ben bilanciate (un aggiornamento ha già ridotto alcuni strumenti troppo potenti) e una vera impressione di giocare a Call of Duty, sensazione che si era persa negli ultimi anni. Rimpiangeremo tuttavia l’eterogeneità delle carte. Infatti, mentre alcuni sono perfettamente progettati nello spirito della serie, altri sono semplicemente ingiocabili a causa degli spawn e del design dei livelli sono scadenti. Non abbastanza per tracciare una linea sotto questa buona opera, ma teniamo le dita incrociate affinché i prossimi aggiornamenti portino mappe di migliore qualità.
A pochi giorni dal lancio della stagione 1 e dall’apertura di Warzone, la licenza di Call of Duty sembra aver ritrovato il suo splendore e non possiamo che gioirne. Sulle reti, molti giocatori hanno abbandonato i loro giochi (in particolare EA Sports FC) per immergersi completamente nella licenza. Un ritorno di successo alla ribalta per Activision e Treyarch!