Realtà virtuale e realtà aumentata: gli ambiti che stanno rivoluzionando

Realtà virtuale e realtà aumentata: gli ambiti che stanno rivoluzionando
Realtà virtuale e realtà aumentata: gli ambiti che stanno rivoluzionando
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La realtà virtuale, ormai, la vediamo ovunque; Si nasconde dietro molte più cose di quanto immaginiamo“, commenta Hervé Verloes, cofondatore di Poolpio (con Boris Walravens), studio di Bruxelles per la creazione di contenuti immersivi.

La distinzione tra realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR), regolarmente confusa, risiede nel livello di immersione: la VR immerge l’utente in un mondo interamente virtuale in cui evolve, mentre l’AR sovrappone elementi virtuali alla realtà. “È come uno strato, uno strato, che vedi attraverso il casco”precisa Hervé Verloes. Il gioco per smartphone Pokémon Go è un classico esempio! Ma non è tutto, alcuni progetti possono mescolare le due cose ( Realtà mista) mentre la realtà estesa (XR) comprende una gamma di tecnologie immersive (AR, VR, MR). “A volte, o allo stesso tempo, vedremo il mondo intorno a noi, ma abbiamo elementi che si sovrappongono. E ci muoviamo anche in universi, spazi che non sono affatto collegati con la realtà. Diventa un piccolo meta”sorride il giornalista esperto.

E i caschi?

Dal 2015, questi sono diventati più accessibili al grande pubblico, rivolgendosi in particolare ai giocatori. Pensiamo in particolare al Meta Quest e alla Sony Playstation VR o anche al costosissimo Apple Vision Pro, a partire da 3.500 euro, destinato più a professionisti e industriali e atteso in Belgio per il 2025. Ma nonostante queste innovazioni, l’adozione dell’RV rimane basso in Belgio: solo dal 2 al 4% dei belgi ne ha uno in casa, osserva Hervé Verloes.

Avrai capito che se oggi la realtà virtuale sta esplodendo è perché interessa davvero una moltitudine di settori, siano essi industriali, cinematografici, educativi o culturali. E dietro questo settore si nascondono professioni, in particolare il settore dei videogiochi e quello dell’audiovisivo.

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Ovunque intorno a noi

Cinema e set virtuali

Queste tecnologie vengono utilizzate anche nel cinema. In Belgio, Magic Loom (co-fondato da Poolpio) è il primo studio di produzione virtuale e animazione in tempo reale. Le tecnologie AR e il motore dei videogiochi Unreal permettono di girare le scene dei film in studio, ricreando le ambientazioni esterne senza lasciare il set. “Abbiamo già lavorato per Disney, Netflix, Amazon… Abbiamo girato in studio, in particolare, scene di film in esterni, come i dialoghi di La notte si trascina, cosa succede in macchina. Per la serie abbiamo anche riprodotto una scena che si svolge in Marocco in piena estate I dilettanti, con François Damiens, qui a Charleroi. Nessuno vede la differenza!”

Formazione, apprendistato

“La realtà virtuale è molto efficace per l’allenamento, perché ti permette di immergerti in un mondo specifico,” spiega Hervé Verloes. Poiché il team di Poolpio lavora sulla formazione sulla sicurezza informatica, la realtà virtuale può essere applicata a molte professioni e situazioni. “Per alcune professioni è necessario creare memoria muscolare, ad esempio un chirurgo può addestrarsi a trapiantare un polmone in VR.” Sappiamo che l’apprendimento attivo è il più efficace. “Quando leggiamo un articolo, tratteniamo in media il 20% del contenuto, se lo giochiamo in immersione, può arrivare all’80% del contenuto, a parità di durata”.

Esperienze immersive

Dopo il Covid le esperienze immersive sembrano esplodere nel settore della cultura e dell’intrattenimento. Confinati a casa, i consumatori si sono rivolti alle piattaforme a 360° e alla realtà virtuale per viaggiare e scoprire. In questo periodo anche le vendite di visori VR hanno registrato un boom, osserva il nostro esperto.

Ma oggi l’immersione diventa un’esperienza collettiva. Le mostre coinvolgenti attirano un pubblico senza precedenti, come dimostrano le retrospettive di artisti VR che si susseguono a Bruxelles e altrove. Van Gogh, Frida Kahlo, Monet: i visitatori si immergono letteralmente nelle loro opere, circondati da proiezioni giganti, prima di indossare un visore per la realtà virtuale per prolungare l’esperienza. L’effetto “wow” è garantito e il potenziale di marketing è innegabile. Anche i musei entrano in azione, con mostre immersive permanenti o temporanee.

Si moltiplicano anche i centri ricreativi VR che offrono avventure, giochi di fuga virtuale e stanze free-roaming dove ognuno può muoversi liberamente, casco avvitato in testa, senza rischio di collisione. I parchi a tema non fanno eccezione a questa tendenza, con esperienze interattive che spingono oltre i confini della realtà. Crediamo che questo sia solo l’inizio… In un mondo in cui la tecnologia ridefinisce il nostro modo di vivere, divertirci e sentirci ogni giorno, chissà dove ci porteranno le prossime avventure coinvolgenti?

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