a 57 anni, questo imprenditore lasciò tutto per andare a Santiago de Compostela

a 57 anni, questo imprenditore lasciò tutto per andare a Santiago de Compostela
a 57 anni, questo imprenditore lasciò tutto per andare a Santiago de Compostela
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Hervé Olivier è un ex dirigente aziendale. A 57 anni, decide di lasciarsi tutto alle spalle per intraprendere l’avventura della sua vita: lasciare il suo villaggio di Melisey (Haute-Saône) per recarsi a piedi a Santiago de Compostela. Un progetto personale che porta con sé una dimensione solidale.

Un bisogno di”modifica” intenso. A 57 anni, Hervé Olivier, residente a Melisey, nell’Alta Saona, ha deciso di aprire un nuovo capitolo della sua vita. Lui, ex co-direttore della società Germain-Mougenot, una delle più grandi segherie della Lorena, ha deciso di lasciare tutto alle spalle per dedicarsi ad un progetto che gli sta a cuore: un “pellegrinaggio” solidale a Santiago de Compostela (Spagna).

Ho trascorso i miei ultimi 25 anni alla guida di una grande azienda. Sentivo il bisogno di prendermi una pausa da una vita intensa, emozionante, ma molto faticosa. È ora di fare un passo avanti e fare un cambiamento.

Con un desiderio: tornare alle cose semplici”,più pacifico“E cosa c’è di meglio che camminare per questo?”Questo progetto di viaggio a piedi era in preparazione da molto tempo, ma non ho mai trovato il tempo per realizzarlo.” continua Hervé parlando ai nostri giornalisti Frédéric Buridand e Antoine Laroche. “Su Melisey due persone lo avevano già fatto. Mi ha fatto venir voglia e ho fatto il grande passo“.

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Il desiderio di Hervé: “trovare cose semplici”.

© Antoine Laroche / France Télévisions

Nelle ultime settimane, dopo la sua partenza dalla segheria, lo abbiamo ritrovato sui numerosi sentieri dell’Alta Saona, con i bastoni in mano. “L’escursionismo è il modo migliore per ritrovare se stessi” confida. “Ci prendiamo il tempo, mettiamo un piede alla volta. Come nella vita“.

Una nuova vita alla quale Hervé Olivier desidera dare un senso. Così, su questo percorso di 2.206 km tra Melisey e Saint-Jacques, il camminatore ha voluto apportarvi una dimensione di solidarietà. “Avevo due opzioni: o partivo discretamente, senza dirlo a nessuno, oppure trasformavo questo pellegrinaggio in un’azione collettiva” spiega Hervé. “Così ho deciso di marciare per la Lega contro il cancro e la ricerca contro le malattie del cervello”.

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Il progetto ha un nome: le mie gambe per la nostra vita.

© Antoine Laroche / France Télévisions

L’ex dirigente d’azienda ha così sfruttato i suoi vecchi rapporti per stabilire una partnership con il Rotary Club di Luxeuil e Vosges du Sud, un gruppo di decisori locali. “Abbiamo creato una pagina internet dove le persone possono seguire il mio percorso, con un QR Code per inviare donazioni” espone il camminatore dal cuore grande.

Abbiamo deciso di mobilitare tutti i Rotary Club che Hervé incontra nel suo percorso. La loro missione è raccogliere quante più donazioni possibili che andranno alle associazioni con cui collaboriamo da molto tempo.

Cecile Raimondi,

presidente del Rotary club di Luxeuil e Vosges du Sud

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Hervé prepara il suo zaino.

© Antoine Laroche / France Télévisions

È così che un progetto personale ha assunto una dimensione collettiva. E un nome inequivocabile: “le mie gambe per la nostra vita”. Tornato a casa, Hervé Olivier può continuare con calma i suoi preparativi. L’8 giugno si partirà con il minimo indispensabile: tende, sacco a pelo, fornello. L’arrivo è previsto intorno al 9 settembre. L’avventura di una vita. Buona fortuna Hervé.

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