primo assaggio delle nuove funzionalità?

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primo assaggio delle nuove funzionalità?
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Mentre Apple ci dà appuntamento domani per scoprire il suo nuovo iPad, l’Apple Pencil e forse il suo nuovo chip M4, nuove informazioni di AppleInsider ci dicono di più sull’attesissimo iOS 18, la versione del sistema che dovrebbe portare l’intelligenza artificiale negli smartphone del marchio .

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Profonda integrazione dell’intelligenza artificiale

Apple sta lavorando al proprio modello linguistico (LLM), presumibilmente chiamato Ajax. Questo, a differenza di molte soluzioni attuali (come ChatGPT o Copilot), dovrebbe basarsi in gran parte sull’esecuzione locale delle istruzioni e non sul cloud. Un approccio che favorirebbe sia la velocità di elaborazione che i requisiti di riservatezza cari ad Apple.

Inoltre, dall’articolo di AppleInsider capiamo che il marchio californiano mira soprattutto a migliorare i suoi prodotti esistenti e non necessariamente a sviluppare programmi con scopi di intrattenimento (come un chatbot o la generazione di immagini, per esempio). Dovremmo piuttosto aspettarci che le funzioni di sintesi dell’intelligenza artificiale o l’analisi dei documenti li sintetizzino, ritiene il sito specializzato.

Naturalmente anche le applicazioni di punta dell’iPhone saranno direttamente interessate da queste nuove funzionalità. Siri, in particolare, potrebbe vivere una vera e propria rivoluzione, sia in termini di comprensione del contesto che di rilevanza dei risultati.

Una partnership con Google o OpenAI?

In questo modo Siri potrà riassumere i tuoi messaggi della giornata e Safari ti proporrà un elenco puntato delle diverse informazioni da ricordare da un sito web. Funzionalità abbastanza semplici, che tuttavia rappresentano uno dei maggiori punti di forza attuali dell’intelligenza artificiale per gli individui.

Tuttavia, Apple si riserva la possibilità di chiedere aiuto per alcune richieste descritte da AppleInsider come troppo complesse per essere eseguite localmente da Ajax. Per questo tipo di query (documenti troppo lunghi o troppo complessi per essere riassunti, ad esempio), l’intelligenza artificiale di Apple potrebbe fare affidamento sulle soluzioni di OpenAI (ChatGPT) o Google (Gemini) per affinare i risultati. Per riservatezza, torneremo. Ma queste nuove informazioni sono in linea con le voci precedenti riguardanti una possibile partnership tra Apple e queste due società concorrenti.

Una delle più grandi incognite della storia sarà sapere quali modelli di iPhone saranno in grado di sfruttare le nuove funzionalità AI di Apple. In effetti, se la maggior parte di esso viene eseguita localmente, il marchio rischia di richiedere una quantità folle di potenza di calcolo… riducendo il suo raggio d’azione solo all’iPhone 16, previsto per il prossimo settembre? Avere. Se così fosse, ciò aumenterebbe senza dubbio le vendite della sua futura linea, ma il marchio dovrà anche fare i conti con una parte insoddisfatta della sua clientela.

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