The Veilguard vuole aprirsi ai giocatori disabili

The Veilguard vuole aprirsi ai giocatori disabili
The Veilguard vuole aprirsi ai giocatori disabili
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Partita prevista per il 31 ottobre Dragon Age: La Guardia del Velo continua a essere svelato, 10 anni dopo l’ultimo episodio della saga. E Bioware vuole attirare più giocatori rendendo il suo gioco ancora più accessibile.

L’attesa finirà presto. Dieci anni dopo Dragon Age: Inquisizione, incoronato gioco dell’anno nel 2014, la saga ritorna il 31 ottobre. Drago Età: La guardia del velo sta arrivando e con esso il promesso rinnovamento della saga. Ma soprattutto un ritorno dallo studio Bioware al gioco di ruolo in solitaria

Per conquistare il cuore dei suoi giocatori del passato, ma anche per attirarne di nuovi, Electronic Arts e lo studio americano hanno fatto di tutto per renderlo il più accessibile possibile. Innanzitutto nel design, con un approccio più marcato al gioco di ruolo e all’azione, una narrazione più presente, una maggiore personalizzazione dei personaggi, ma sempre questo fantastico universo popolato da draghi, demoni, elfi e combattenti di tutti i generi, lanciato in un storia avvincente in cui le tue scelte (morali o di sopravvivenza) avranno conseguenze sulla trama.

Giocherai nei panni di Rook, supportato dai suoi compagni, che deve riparare il rituale di Solas, il dio elfico che voleva squarciare il velo che separa Thedas dal mondo dei demoni. Ma tutto va storto e due divinità distruttive si ritrovano liberate. Rook dovrà creare una squadra, farla progredire, costruire forti rapporti con ciascuno di loro per emergere vittorioso dalla lotta che li attende in ambienti diversi. Perché anche lo stato delle relazioni avrà un impatto.

Più accessibile attraverso la cronologia e le impostazioni

Dragon Age: La Guardia del Velo mira ad essere più accessibile nel suo approccio, più in sintonia con i tempi. E questo coinvolge anche un tema che sta a cuore a EA: l’accessibilità. Il gioco è stato progettato fin dalle origini con l’obiettivo di essere adattato a tutti i tipi di giocatori e disabilità. L’editore americano dispone anche di un’unità dedicata alle funzioni di accessibilità nei giochi, con brevetti resi open Source per altri sviluppatori di giochi.

Anche il futuro titolo di Bioware ne trae vantaggio, con opzioni aggiunte dal design per persone con disabilità visive (sottotitoli personalizzabili in dimensioni e opacità, modifica del colore di un personaggio per vederli meglio, cambiamento del campo visivo, effetti visivi). regolazione, filtro colore). Possono anche beneficiare di un’assistenza sonora per compensare (indicatore di attacco imminente) o di un punto persistente e di un’opzione di motion blur per compensare la chinetosi. È inoltre possibile regolare il movimento della fotocamera (da 0 a 100%).

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Dragon Age: La guardia del velo © Bioware

I giocatori con problemi di udito non vengono dimenticati grazie alle impostazioni avanzate degli effetti sonori. Per quanto riguarda chi soffre di problemi motori, tutte le impostazioni del controller e della tastiera/mouse sono regolabili in termini di sensibilità dei comandi o aree inattive del cursore. Tutto questo in aggiunta alle impostazioni diventate comuni – e spinte dalle regole di accessibilità dei giochi Xbox date a tutti gli sviluppatori – come la scelta del livello di difficoltà, del contrasto, dell’assistenza alla mira, ecc.

Dragon Age: La Guardia del Velo ha quindi grandi ambizioni in termini di giocabilità e accessibilità. Ma anche nel suo tentativo di diventare un titolo essenziale quest’anno. Non è certo senza ragione che abbia affidato la sua colonna sonora ufficiale ai compositori Lorne Balfe, ai quali dobbiamo la musica di Call of Duty: Modern Warfare 2, Assassin’s Creed III, Rivelazioni di Assassin’s Creed et Oltre: Due Anime – così come Hans Zimmer, premio Oscar per Dune e Il Re Leonee al quale dobbiamo la musica Gladiatore, Interstellare, o anche Il Cavaliere Oscuro.

DRAGON AGE: THE VEILGUARD – Disponibile dal 31 ottobre 2024 su PS5, Xbox Series e PC

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