“Una società che non investe sui giovani è una società che se la passa male”, al festival Explor’Science di Carcassonne, l’astronauta Philippe Perrin vuole sensibilizzare i giovani sull’ambiente

“Una società che non investe sui giovani è una società che se la passa male”, al festival Explor’Science di Carcassonne, l’astronauta Philippe Perrin vuole sensibilizzare i giovani sull’ambiente
“Una società che non investe sui giovani è una società che se la passa male”, al festival Explor’Science di Carcassonne, l’astronauta Philippe Perrin vuole sensibilizzare i giovani sull’ambiente
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Organizzato dal 7 al 9 ottobre a Carcassonne dalla Città, il festival Explor’Science accoglie l’ex astronauta Philippe Perrin. Quest’ultimo vuole sensibilizzare i giovani sull’ambiente per rispondere alle sfide del riscaldamento globale.

È un evento che sta guadagnando slancio nel panorama di Carcassonne. Il festival Explor’Science, che si svolge nell’arco di tre giorni a Carcassonne, ha accolto questo martedì 8 ottobre l’astronauta Philippe Perrin, nell’ambito della giornata dedicata alle scuole. Il 9e I francesi che hanno trascorso del tempo nello spazio sono arrivati ​​a sensibilizzare sull’ecologia e sul cambiamento climatico, il loro vero cavallo di battaglia negli ultimi anni: “Hanno la possibilità durante questa giornata di vedere diverse cose. Personalmente sono un ingegnere specializzato in questioni energetiche. Per quanto riguarda il riscaldamento globale, ci sono cose che non possiamo controllare e altre, con la scienza, che possiamo cambiare”, specifica. E per aggiungere con ottimismo: “È la scienza che può tirarci fuori da questo problema”.

Ricordiamo che Philippe Perrin ha partecipato alla missione dello Space Shuttle Endeavour nel 2002, durante la quale ha effettuato diverse passeggiate spaziali per partecipare all’assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale. L’altro suo obiettivo durante questa giornata a Carcassonne è parlare alle nuove generazioni del suo viaggio e in particolare delle sue avventure da astronauta. Ma come ha potuto esercitare questa professione riservata a una manciata di persone? Uno sguardo al suo percorso di vita: “Sono cresciuto in una famiglia amorevole e ho avuto buoni insegnanti durante la mia infanzia e adolescenza. Ho avuto la possibilità di leggere molto in un’epoca in cui i social network non esistevano ancora. Inoltre da piccola andavo molto in bicicletta Il gusto dell’avventura Ovviamente sono stato molto fortunato, ma ho potuto fare questa esperienza perché mi hanno saputo regalare. Adesso ho più di 20 anni e conduco conferenze e anche questo mi si addice molto, soprattutto coinvolgendomi con i giovani persone.” E per concludere: “Una società che non investe sui giovani è una società che va male”.

Il festival Explor’Science si conclude mercoledì 9 ottobre con una giornata riservata al grande pubblico. Si sono registrate tra le 2.200 e le 2.300 persone.

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