L’intelligenza artificiale e gli scacchi – Demis Hassabis, ideatore di Alpha Zero, riceve il Premio Nobel per la Chimica – Notizie

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In breve

Il britannico Demis Hassabis, uno dei creatori del formidabile programma di scacchi che utilizza l’intelligenza artificiale Alpha Zero, ha vinto il Premio Nobel per la Chimica! Condivide il premio con David Baker e John Jumper grazie alla loro intelligenza artificiale per prevedere le strutture complesse delle proteine.

La Reale Accademia delle Scienze dalla Svezia premia quindi un personaggio molto noto nel mondo degli scacchi. Nel 2017, il suo programma Alpha Zero ha fatto notizia, annientando il software Stockfish.

Ci sono volute solo quattro ore di autoapprendimento perché AlphaZero riuscisse a battere il programma di scacchi campione del mondo, Stockfish 8, in una partita da 100 partite.

Con i pezzi bianchi, Alpha Zero ha vinto la partita contro Stockfish con 25 vittorie, 25 pareggi e 0 sconfitte. Con i pezzi neri, AlphaZero ha vinto con 3 vittorie, 47 pareggi e 0 sconfitte. Un vero choc, perché allora lo stoccafisso sembrava invincibile.

Garry Kasparov e Demis Hassabis – foto Lennart Ootes

“Senza alcuna conoscenza del campo tranne le regole del gioco, Alpha Zero ha raggiunto un livello di gioco sovrumano negli scacchi, nello Shogi e nel Go in 24 ore” ha dichiarato Demis Hassabis, fondatore di DeepMind.

L’interesse di questo brillante cervello per gli scacchi non è una coincidenza: all’età di 13 anni, Hassabis era il secondo giocatore con il punteggio più alto al mondo (under 14), dietro l’ungherese Judit Polgar!

Dopo Alpha Zero per gli scacchi, Alphafold è altrettanto preciso nel prevedere la struttura tridimensionale delle proteine in base alla loro sequenza aminoacidica. Per i chimici, questa impresa è senza dubbio paragonabile alla maestria del siciliano Najdorf per un giocatore di scacchi!

Fabiano Caruana et Demis Hassabis – foto Lennart Ootes

Secondo Galileo il mondo è scritto in linguaggio matematico. Se non siamo competenti a decidere questioni relative alla scienza e alla filosofia, Tuttavia, questo premio Nobel dimostra che l’intelligenza artificiale è uno strumento versatile, adattabile per prevedere sia buone mosse di scacchi che macromolecole biologiche.

“Il cervello umano è un computer obsoleto che necessita di un processore più veloce e di una memoria più grande” ha detto Larry Page, co-fondatore di Google. Questo Premio Nobel ci ricorda che l’intelligenza artificiale ha ancora bisogno di cervelli brillanti, negli scacchi come in chimica, per brillare!

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In Un passo avantiBachar Kouaty, Mathilde Choisy e Jean-Marc Pailhol ci invitano a esplorare questo mondo in arrivo, attraverso il gioco degli scacchi che sembra essere in prima linea negli sconvolgimenti causati dall’intelligenza artificiale e dalla rivoluzione digitale. Una lettura importante per comprendere i cambiamenti attuali!

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