L’enigma del più grande buco nero conosciuto nella nostra galassia

L’enigma del più grande buco nero conosciuto nella nostra galassia
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Gaia BH3 è il più grande oggetto celeste di questo tipo finora conosciuto nella Via Lattea. La sua grande massa è un mistero per gli specialisti dell’evoluzione delle stelle massicce. La sua scoperta è un po’ belga. Con LéNA, scopri il meglio del giornalismo europeo.


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Di Piotr Cieśliński (“Gazeta Wyborcza”)

Pubblicato il 25/04/2024 alle 15:32
Tempo di lettura: 4 minuti

SLa massa è 33 volte quella del Sole. Questo buco nero stellare, il più massiccio del suo genere nella Via Lattea, si trova nella costellazione dell’Aquila, a una distanza di appena 2.000 anni luce (la Galassia misura più di 100.000 anni luce di diametro). È stato individuato utilizzando i dati del catalogo Gaia raccolti dall’Agenzia spaziale europea. La sua scoperta è stata descritta dalla rivista Astronomia e astrofisica.

Poiché si tratta del terzo buco nero scoperto da questa missione, è stato chiamato Gaia BH3 (“Buco nero”).

BH3 è attualmente “dormiente”, cioè non è circondato da un vortice di plasma luminoso che emette luce in tutte le frequenze (principalmente radiazioni a raggi X). Ecco perché fino ad allora non era ovvio. È stata scoperta per caso, grazie al fatto che ovviamente interrompe la traiettoria della sua stella compagna.



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