Le neurotecnologie raccoglieranno i nostri pensieri e i nostri ricordi? Gli scienziati avvertono!

Le neurotecnologie raccoglieranno i nostri pensieri e i nostri ricordi? Gli scienziati avvertono!
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Nei prossimi anni si prevede che il settore delle neurotecnologie conoscerà una crescita considerevole. Alcuni esperti sono preoccupati per il loro potenziale impatto negativo sui diritti umani, compresa la libertà di pensiero e la riservatezza dei dati personali.

Con l’avvento delle tecnologie all’avanguardia, in particolare dell’intelligenza artificiale generativa, gli scienziati hanno sviluppato neurotecnologie sempre più sofisticate. Questi dispositivi hanno la capacità non solo di registrare l’attività cerebrale ma anche di raccogliere informazioni estremamente personali come pensieri e ricordi. Sebbene queste tecnologie possano essere utilizzate in medicina, rappresentano anche un rischio per la privacy degli utenti. Di fronte a questo problema, una ONG americana ha emesso un comunicato stampa per sensibilizzare sui pericoli legati alla commercializzazione delle neurotecnologie. “I tuoi pensieri, ricordi, immaginazione, emozioni, comportamento e subconscio accadono nel cervello”sottolinea Rafael Yuste, presidente della Neurorights Foundation e direttore del Neurotechnology Center della Columbia University.

Neurotecnologie: dispositivi in ​​grado di raccogliere dati relativi a pensieri e ricordi

Nel suo comunicato stampa, la ONG indica che i produttori e i principali attori nel campo della neurotecnologia potranno raccogliere dati ancora più sensibili dai loro utenti, perché questi dispositivi non sono soggetti all’approvazione delle autorità sanitarie. In altre parole, sfuggono alla regolamentazione dei dispositivi medici. Ancora più preoccupante è il fatto che la maggior parte di queste aziende si permette anche di condividere dati neurali con terze parti non specificateindica la Neurorights Foundation, prima di proseguire: “Prima o poi un’azienda venderà stimolatori magnetici per migliorare la memoria. Questa sarà la seconda ondata di neurotecnologia rilasciata al grande pubblico, che consentirà la manipolazione dell’attività cerebrale.”

Neurotecnologie, stakeholder interessati: “Non è fantascienza”

Ciò che fino a pochi mesi fa era una fantasia potrebbe presto diventare realtà. In effetti, alcuni esperimenti di laboratorio hanno permesso agli scienziati di decodificarli pensieri umani. “Non è fantascienza”, insiste Rafael Yuste. Per il momento i dispositivi commercializzati si rivolgono ad un pubblico limitato, ma i player del settore digitale stanno seriamente pensando di espandere questo mercato. “Apple ha recentemente depositato una domanda di brevetto per collegare sensori elettroencefalografici [outil permettant de mesurer l’activité électrique du cerveau] sulla prossima generazione di AirPods [les écouteurs sans fil de la marque, NDLR]”, conclude Jared Genser, co-fondatore della Neurorights Foundation, durante una recente conferenza stampa.

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