Sammy Basso, ritenuto il più anziano malato vivente di progeria, è morto il 5 ottobre 2024 all’età di 28 anni.
Dopo aver lamentato un malessere mentre era in un ristorante di Trevignano, Sammy Basso è morto sabato scorso. L’italiano era il più antico malato di progeria conosciuto ed era considerato un miracolo medico.
A 28 anni ha più che raddoppiato l’aspettativa di vita media delle persone colpite. Le persone colpite di solito muoiono durante l’adolescenza, spesso a causa di infarti o ictus.
Sammy Basso: Combattere la progeria
La sua malattia, nota anche come sindrome di Hutchinson-Gilford, ha gravemente compromesso la mobilità di Sammy per tutta la vita. Le attività quotidiane come correre o saltare erano difficili per lui e doveva essere costantemente consapevole dei suoi limiti fisici.
Oltre alle sfide fisiche, Sammy ha dovuto affrontare anche problemi di salute. La progeria causa problemi cardiaci e muscolari e dolori articolari che richiedono visite mediche regolari.
Doveva essere controllato spesso per tenere d’occhio la sua salute. Questi obblighi medici gravavano pesantemente sulla sua vita quotidiana.
Interazioni sociali e studi
Nonostante queste sfide, Sammy aveva una vita sociale attiva. Gli piaceva fare cose con gli amici e fare teatro, cosa che gli piaceva.
I suoi amici lo hanno sostenuto nel mantenere un atteggiamento positivo, anche quando la realtà era spesso difficile. “I miei amici riescono sempre a far sembrare il bicchiere almeno mezzo pieno, anche se in realtà è molto più vuoto”, ha detto RTL.
Ha completato gli studi in biologia molecolare con il massimo dei voti. “Abbiamo lottato duramente, ma Sammy non si è mai arreso”, ha detto una volta sua madre Laura di Sammy Basso.
Un’eredità di lotta
Basso lascia un’eredità significativa nel mondo della medicina e nel cuore di tante persone. La ricerca sulla progeria è stata ulteriormente avanzata grazie ai suoi sforzi.
Così ha fondato una rete di scienziati per promuovere gli scambi sulla malattia. Ha inoltre organizzato eventi di raccolta fondi e sensibilizzazione.
Come spiega la Progeria Research Foundation, in realtà ci sono progressi nello sviluppo delle terapie. Sammy Basso sarà sempre ricordato come il simbolo della lotta contro l’impossibile.
La progeria è una malattia genetica
La progeria è una malattia genetica molto rara che porta ad un processo di invecchiamento estremamente accelerato. I bambini colpiti mostrano segni di invecchiamento precoce nella prima infanzia, che si manifestano con limitazioni fisiche e di salute.
La sindrome di Hutchinson-Gilford, la forma di cui soffriva Bosso, ha una prevalenza di circa 1 su 4 milioni. I sintomi includono crescita stentata, osteoporosi, problemi articolari e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.