“Un progetto costoso e assolutamente non prioritario”, secondo Georges Gilkinet

“Un progetto costoso e assolutamente non prioritario”, secondo Georges Gilkinet
“Un progetto costoso e assolutamente non prioritario”, secondo Georges Gilkinet
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Una posizione che trova risonanza in altri, perché dietro le quinte c’è chi se lo chiede. E per una buona ragione: nel 2021 Sowaer, che gestisce gli aeroporti valloni, ha commissionato all’ufficio Stratec uno studio sulle prospettive di avvicinamento degli aeroporti alla ferrovia. Le sue conclusioni, rivelate nel 2023 al Parlamento vallone dall’attuale ministro-presidente Adrien Dolimont (MR), erano inequivocabili: il servizio ferroviario sarebbe complicato a causa dell’eccellente servizio autostradale, della dispersione della clientela e della configurazione della rete ferroviaria, che è relativamente remoto.

BSCA non consultata…

Per quanto riguarda l’aeroporto di Charleroi, abbiamo appreso la notizia… leggendo la stampa. “Non siamo stati consultati. Ma non siamo contrari all’idea e siamo aperti alla discussione”.precisa Nathalie Pierard, portavoce di BSCA. “Oggi gli autobus navetta della compagnia Flibco collegano l’aeroporto a 18 città. E il terminal è indirettamente collegato con gli autobus TEC alle stazioni SNCB di Luttre, Fleurus e Charleroi-Central. Ma una delle difficoltà legate al treno è il fattore tempo. Poiché molti voli sono programmati nelle ore di punta mattutine e serali, è necessario poter arrivare molto presto o partire molto tardi.”

Da parte sua, l’attuale vice primo ministro incaricato della Mobilità, Georges Gilkinet (Ecolo), ha sollevato l’argomento in Aula quando è stato interrogato sul Carrefour Léonard. Cosa teme? Un ritorno di lavoro costoso e inutile. “Fare di nuovo della SNCB una variabile di aggiustamento di bilancio e rimettere in discussione il percorso che avevamo negoziato con essa sarebbe una catastrofe per la mobilità, così come l’idea, venuta dal nulla, di costruire una nuova stazione all’aeroporto sarebbe un’aberrazione. di Charleroi”ha detto ai deputati.

©Mathieu Golinvaux
gabbiano

Non è possibile aggiungere ulteriori investimenti… A meno che, come Didier Reynders, non abbiano vinto al Lotto

Per il ministro della Mobilità sarebbe, come la stazione di Mons, un progetto”costoso e assolutamente non una priorità” : “Non so quale ingegnere o poeta lo abbia chiesto”.ci spiega. “Abbiamo una visione per il 2040 per le ferrovie. Abbiamo un contratto di prestazione per Infrabel, ampiamente condiviso anche con le Regioni, e un piano di investimenti pluriennale in cui sono state fissate le priorità. Stiamo finalmente tracciando una rotta evitando inutili sprechi. Qui, senza studio preventivo, decidiamo di fare qualcosa. Se mettessero questo punto nell’accordo perderebbero cinque anni e sospenderebbero la programmazione degli investimenti più utili. Perché non è possibile aggiungere ulteriori investimenti… a meno che, come Didier Reynders, non abbiano vinto al Lotto”.

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