la concessione di un alloggio a un funzionario eletto crea controversia

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la concessione di un alloggio a un funzionario eletto crea controversia
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Alloggio a Ginevra

A Cologny, la concessione di un alloggio a un eletto suscita polemica

Il Consiglio d’amministrazione ha assegnato la proprietà a uno dei suoi membri, PLR Bernard Girardet. Spiegazioni.

Pubblicato oggi alle 16:02

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In breve:
  • Un consigliere amministrativo si è trasferito negli alloggi comunali di Cologny.
  • Questo appartamento, normalmente assegnato in lista d’attesa, gli è stato concesso in via eccezionale.
  • L’eletto possiede già un altro immobile nello stesso comune.
  • Questa controversa attribuzione ha suscitato critiche sui social media.

Polemica sul trasferimento a Cologny. Secondo «20 minuti»il consigliere amministrativo Bernard Girardet (PLR), a seguito di una separazione, si è trasferito l’anno scorso nel centro del paese, in un trilocale di proprietà del comune.

Per ottenere tale opportunità, normalmente è necessario iscriversi ad una lista d’attesa. Varie testimonianze raccolte dal quotidiano gratuito denunciano ritardi pari ad anni. E la direttiva che regola i contributi cita la data di registrazione come primo elemento “di cui tenere conto nella priorità di assegnazione”.

Proprietario nel Comune

Un altro punto del regolamento menziona che “il candidato (ndr: alloggi) non deve essere proprietario di un alloggio nel territorio della Grande Ginevra. Tuttavia, secondo il registro fondiario, Bernard Girardet ne possiede già una (oltre all’ex casa coniugale) nel comune di Colognote.

L’eletto conferma che, a causa della sua situazione privata, “il Consiglio d’amministrazione mi ha assegnato” detto alloggio. Lo ha fatto “ai sensi del punto 4 let. b della citata direttiva. Ciò prevede che “il Consiglio di Amministrazione si riserva il diritto di esaminare qualsiasi richiesta di alloggio di carattere eccezionale. La decisione […] è presa all’unanimità dai suoi membri e deve essere motivata”.

Bernard Girardet precisa che l’appartamento, “di dimensioni e non facilmente accessibile, è già stato utilizzato più volte per situazioni di carattere eccezionale”. Questa attribuzione “non è destinata ad essere duratura”.

Inoltre l’immobile “non è stato registrato in affitto, a causa dei lavori previsti per la partenza dell’ex inquilino”, a fine 2023: rifacimento completo del bagno, tinteggiatura delle pareti e della scala. “Dato il contesto, questo lavoro non è stato eseguito.”

Privilegio?

Nel mese di novembre l’alloggio è stato sottoposto a lavori esterni. Ciò ha suscitato perplessità ed è stato presentato come un privilegio, soprattutto sui social network, poiché il consigliere amministrativo è specificamente responsabile degli edifici comunali.

Questa ristrutturazione “era prevista da molto tempo e i lavori sono stati realizzati circa sette mesi dopo il mio trasloco, senza essere legato ad essa”, afferma l’eletto a “20 minuti”.

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Faithful Mendicino è giornalista nella sezione di Ginevra dal 2002. Si occupa in particolare di cronaca e di cronaca giuridica.Maggiori informazioni @MendicinoF

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