Le FFS hanno multato di 75 franchi quattro adolescenti lucernesi per essersi fermate nell’area d’ingresso di 1a classe con biglietti di 2a classe. L’azienda sottolinea che la distribuzione delle classi sui treni vale anche per i corridoi e i vestiboli delle carrozze.
In un giorno feriale, quattro adolescenti salgono a mezzogiorno su un treno regionale a Lucerna. Viaggiano dalla loro scuola a Lucerna-Allmend alla stazione ferroviaria, un viaggio di quattro minuti. Poiché l’ingresso della carrozza di 2a classe era affollato, le quattro ragazze si diressero verso la porta successiva che conduceva ad una carrozza di 1a classe.
Interrogate da due controllori quando non erano ancora entrate in 2a classe, le quattro ragazze furono multate di 75 franchi ciascuna, nonostante il loro abbonamento annuale a questa linea e la loro intenzione, secondo loro, di passare alla seconda classe.
La madre di uno di loro trova questa sanzione del tutto sproporzionata e chiede alla CFF, incaricata di riscuotere le multe, se non dovrebbe mostrare più moderazione date le circostanze. Secondo lei, le ragazze si trovavano in una situazione comune: in caso di emergenza, capita spesso di scegliere la prima voce disponibile prima di tentare di iscriversi alla sezione giusta.
La CFF risponde che è severamente vietato soggiornare in 1a classe con un biglietto di 2a classe. Il divieto “si applica anche ai corridoi, ai vestiboli e alle aree di imbarco dei vagoni ferroviari”.
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“Regolamenti applicati correttamente”
Tuttavia, nel 2016, in un’intervista ai media online Watsonla CFF aveva indicato che tale tolleranza esisteva per i treni regionali. Allora i controllori invitarono cortesemente i passeggeri a passare alla 2a classe senza imporre multe. Sembra però che questa pratica sia stata abbandonata.
La Luzerner Zentralbahn, che gestisce il treno in questione, ha sostenuto l’approccio dei controllori, ritenendo che applicassero correttamente le regole. Secondo loro, la durata del viaggio – solo cinque minuti – non è un criterio rilevante per valutare la situazione.
La compagnia insiste sul fatto che tutti i viaggiatori dovrebbero essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dalle circostanze. Alla fine ha comunque fatto un gesto riducendo della metà la multa spettante alle ragazzine.
Yvonne Hafner (SRF)/ain
svizzero