L’espulsione anticipata subita dall’esterno montalbano ha facilitato il compito del leader del Grenoble alla ricerca di un bonus offensivo, nonostante una prestazione collettiva infruttuosa.
Tanto vale dirlo subito: giovedì sera, sul prato dello Stade des Alpes, c’era partita di poco tempo. È ora di atterrare Josua Vici, un buon quarto d’ora dopo aver schiacciato la prima meta dei suoi, uno schiaffo da dietro al povero flanker dell’Isère Victor Guillaumond… Abbastanza per procurare a quest’ultimo un’uscita definitiva per commozione cerebrale e Tarn-et -L’ala della Garonne un cartellino rosso indiscutibile, che lasciava pochi dubbi sull’esito delle discussioni… Il paradosso? È che se l’FCG ha approfittato dei suoi 60 minuti di superiorità numerica per vincere logicamente con il punto bonus offensivo, i leader del campionato hanno mostrato espressioni tanto esigenti quanto insoddisfatte alla fine dell’incontro, nonostante le cinque mete segnate. “Volevamo cinque punti all’inizio della partita e li abbiamo presi, quindi non è poi così male anche se, quando hanno ricevuto il cartellino rosso, abbiamo faticato a fare le cose con ordine, sgridò il numero 8 Hanru Sirgel. Penso che ci piaccia darci degli handicap per tornare migliori. Partiamo lentamente prima di finire meglio, ma dovremo lavorare su questi primi dieci minuti se vogliamo fare ancora meglio.” “Ci sono state diverse partite in casa in cui abbiamo dovuto prendere una maul in gu… per entrare in partita, si è lamentato il capitano Romain Fusier. È stato così anche contro Colomiers, contro Brive… Allora, nello spogliatoio dell’intervallo, ci siamo detti che dovevamo rispettarli e rispettare anche noi. Prima di giocare a “baballe”, dovevamo mettere a posto gli elementi essenziali, cioè il gioco a terra, gli scontri, le ruck, i fondamentali del rugby, per poter poi mettere a posto il nostro gioco, che è quello che” Abbiamo fatto bene nei primi dieci minuti del secondo periodo”. Quanto basta, insomma, per aggiornare il “Sono venuto, ho visto, ho vinto” di Giulio Cesare: il popolo di Grenoble venne, vide e conquistò. Fine della storia…
Montauban con i suoi valori
Che, però, non sarebbe completa se non evidenziassimo qui la grande resistenza dei Montalbanesi che, pur sconfitti per la quinta volta consecutiva, hanno dimostrato di avere molto da sperare in giorni migliori. “Quando siamo tornati dagli spogliatoi abbiamo fatto una brutta uscita e abbiamo fatto subito due mete, ha riassunto il manager Sébastien Tillous-Borde. Ci ha fatto male, ma nel complesso non abbiamo nulla di cui vergognarci. Anche a quattordici anni siamo rimasti in partita, dimostra che la squadra non è in fondo al mare. Questo è un bene: la prossima settimana abbiamo un incontro molto importante, contro Valence-Romans, dove dovremo giocare una grande partita di rugby”. Non c’è dubbio che a quindici e più di venti minuti i Sapicain avranno i mezzi.