All’Istituto di Culture Islamiche, arte e artigianato legati in una mostra gratuita

-

Era un filo; uno che ci permette di creare legami tra esseri umani e tra generazioni. Ecco il quadro che delinea lo storico dell’arte Sonia Recasens ha impiegato fin dalla prima infanzia per immaginare “Lo spirito del gesto”una mostra che gioca sulle corde sensibili per inaugurare gli spazi appena ridisegnati di l’Istituto di Culture Islamicherue Léon in 18e quartiere di Parigi: “Prendendo come punto di partenza le parole chiave trasmissione, ibridità, know-howpatrimonio, matrimonio, riti e gesti, il viaggio si nutre dei miei ricordi d’infanzia, di queste estati trascorse con la mia famiglia nelle grandi città così come nelle campagne del Marocco osservando le agili mani delle mie zie e prozie. »

IL gesto è, per Sonia Recasens, indelebile: “Massaggiare ed esfoliare i corpi, impastare la pasta del pane, lavare e piegare la biancheria per la casa, preparare unguenti all’henné… Mani rugose e tatuate, che si prendono cura delle case e dei corpi, esibendosi rituali quotidiani nell’intimità dello spazio domestico. »

Ricchezza di tecniche, modelli, materiali…

Sara Ouhaddou, Ritratto di artigiano (serie), Fouzia2022–2024

io

© Sara Ouhaddou / © Adagp, Parigi, 2025

Riunendo know-how e creatività sotto la stessa bandiera, “L’esprit du geste” evoca 17 artisti da tutto il mondo – dal Marocco al Libano, passando per la Tunisia, l’Uzbekistan e perfino l’Afghanistan. Tra varie tecniche, motivi, materiali e storie ancestrali, le opere presentate annichiliscono i luoghi comuni sull’artigianato ponendo tradizione al centro. Il gesto si blocca nel foto dell’officina di Sara Ouhaddou (nata nel 1986) in Marocco e Tunisia; mentre si pietrifica nelinstallazione appositamente disegnata per l’ICI da Salima Naji (classe 1971), che nobilita la terra cruda rivelandone le segni delle mani (Matbouaates, impronte, ciò che resta2024).

A tu per tu con la materia

A Tissekmoudine, uno ksar del sud del Marocco, Amina Agueznay (nata nel 1963) ha lavorato con tessitoridel giorni da cui ha tessuto la serie “Portail” (2022), i cui motivi rappresentano le porte di questo villaggio fortificato. Un video intitolato Draâ x Draâ (2024) mostra come questi orafi tessili prendono le misure con il proprio corpo: questo gesto si chiama Draa (“il cubito”).

Anche il corpo, pienamente impegnato, è al lavoro Coreografie “in ceramica”. di Selma e Sofiane Ouissi (Laaroussa2013); riprende fiato in una sublime installazione in vetro (Siniya d’El Aaroussa di Sara Ouhaddou, 2024) immaginando cosa a vassoio rituale nuziale dai tempi antichi [ill. en Une].

Tradizioni nomadi e miste

Nazilya Nagimova, Metamorfosi2023

io

Molto ricco, il viaggio ritmico in sette sezioni dimostra che questo know-how non conosce confini. Ci piace ammirare caftani ibridimescolando calligrafia kufi e motivi sovietici, dell’artista uzbeka Dilyara Kaipova (nata nel 1967), o notare la sorprendente vicinanza tra il pennarelli in stile origami della tartara Nazilya Nagimova (nata nel 1982) e il collage del franco-turco Nil Yalter (classe 1938) separati da 44 anni e più di 3.000 km.

Misti, misti, sempre al limite e fuori cornice, i lavori si rivolgono sia all’uno che all’altro questioni di identità diappropriazione culturalecome le tele luccicanti, tra pittura, disegno, intrecci di collage e piccoli specchi, di Nadira Husain (classe 1980) il cui padre è indiano e la madre è bretone.

Veduta della mostra “Lo spirito del gesto” presso l'Istituto di Culture Islamiche

Veduta della mostra “Lo spirito del gesto” presso l’Istituto di Culture Islamiche2025

io

© Marc Domage per L’ICI – Istituto di Culture Islamiche

Basta la sovrarappresentazione del “sesso debole” in questa mostra per capire che il gesto, giudicato meno “nobile”, è in gran parte una affari delle donne. Come dimostra questo “gesto” offerto da una donna all’altra: l’algerina Samta Benyahia (nata nel 1949) ha colto un motivo diun vestito di sua madre per farlo suo moucharabiehil suo rifugio che prende la forma di un grande rosone azzurro che adorna l’ultima sala della mostra, dalle pareti alle finestre dell’Istituto delle Culture Islamiche. Canto sublime dei gesti…

Dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025

www.istituto-culture-islam.org

Istituto di Culture Islamiche • 19, rue Léon • 75018 Parigi
www.istituto-culture-islam.org

-

PREV bicchieri lanciati all’arbitro al rientro dagli spogliatoi ed espulsioni
NEXT Crepuscolo a New York per Pedro Almodovar