Il presidente del Ruanda, Paul Kagame, ha annunciato venerdì 13 dicembre a Kigali la candidatura del suo paese per l’organizzazione di un Gran Premio di Formula 1. Oltre all’aspetto sportivo, altri motivi potrebbero giustificare l’interesse del paese ad organizzare questo tipo di evento.
“Sono felice di annunciare ufficialmente che il Ruanda si sta proponendo di riportare il brivido delle corse automobilistiche in Africa, ospitando un Gran Premio di Formula 1”, ha detto Kagame all’assemblea generale della Federazione Internazionale Motorsport (FIA), lavoro su cui è iniziato il 10 dicembre nella capitale ruandese. In questa occasione, il direttore generale della Formula 1, Stefano Domenicali, aveva precedentemente indicato che il Ruanda si era dimostrato disponibile ad ospitare una gara su un circuito non ancora costruito, ricordando l’incontro avvenuto nel settembre scorso con le autorità ruandesi per studiare il progetto.
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Diversi motivi possono spiegare l’interesse del Paese a voler organizzare un Gran Premio di F1. Un evento di questa portata, infatti, potrebbe attirare una significativa attenzione internazionale, ma anche promuovere il turismo e stimolare l’economia locale. Potrebbe anche rafforzare l’immagine del Ruanda come destinazione turistica. Per non parlare del fatto che il governo ruandese vede questa come un’opportunità per mostrare i progressi del paese dopo i tragici eventi degli anni ’90 e dimostrare il suo potenziale come paese moderno e dinamico. Abbastanza per incoraggiare gli investimenti esteri e creare posti di lavoro locali, secondo le autorità ruandesi.
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Se questo progetto venisse realizzato, la F1 tornerebbe in Africa per la prima volta dal 1993, dopo che l’ultimo GP del continente si è svolto in Sud Africa sul circuito di Kyalami. Va detto che il Ruanda, con i suoi 13 milioni di abitanti, sta investendo massicciamente nello sport negli ultimi anni. Investimenti che comprendono in particolare le partnership con club di calcio (Arsenal, Paris-SG), che hanno stampato la scritta “Visit Rwanda” sulle loro maglie, nonché l’organizzazione dei Campionati del mondo di ciclismo su strada nel 2025. Continua!
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