Lou Jeanmonnot vince il corto individuale di Kontiolahti e manda un messaggio forte ai suoi avversari

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La corsa perfetta. Autore di un 20 su 20 ai bersagli, Lou Jeanmonnot ha vinto, mercoledì 4 dicembre, la breve individuale (12,5 km) di Kontiolahti (Finlandia), prima tappa della Coppa del Mondo di Biathlon. La Franco-Comtoise, seconda nella classifica generale 2023-2024 e decisa a giocarsi la grande sfera di cristallo questa stagione, si aggiudica il primo pettorale giallo di leader, che indosserà sabato durante lo sprint.

La francese ha preceduto le svedesi Ella Halvarsson (+12''3) ed Elvira Oeberg (+56''4) mentre la giovane Océane Michelon (22 anni) ha conquistato la sua prima top 7 in carriera.

Miglior biatleta della squadra francese lo scorso inverno, Lou Jeanmonnot è determinato a rimanere tale. In ogni caso, fin dalla prima gara individuale di questo nuovo esercizio, la nativa di Pontarlier ha riportato la chiesa al centro del paese dopo essere stata già decisiva nei due podi collettivi dello scorso fine settimana (staffetta mista e staffetta femminile). Nell'individuale corto (2,5 km in meno dell'individuale classico e 45 secondi di penalità per ogni tiro sbagliato invece di un minuto), la francese ha offerto un vero e proprio saggio: entrambe a posto sugli sci (6° miglior tempo) e irresistibili come sempre sul poligono di tiro, Lou Jeanmonnot ha spento ogni concorrenza, nessuno è riuscito a sfidarlo per la vittoria nonostante una superpersonale Elvira Oeberg sulla pista finlandese.

“Sono molto rassicurato e questa è la cosa più importante, si è confidata al microfono del canale L'Equipe, all'indomani della quinta vittoria in carriera in un Mondiale. Ci vuole sempre un po' di fortuna perché le cose funzionino, ma è sempre bello poter contare sui miei colpi.” Soprattutto perché Lou Jeanmonnot, che ha concluso la scorsa stagione con oltre il 90% di successi al poligono, non sembra ancora del tutto in gamba al 100%, per sua stessa ammissione: “Penso che continuerà a migliorare fisicamente, perché ho la sensazione che le transizioni non siano ideali ma penso che ci sia ancora margine di miglioramento”.

Dietro ha impressionato la giovane savoiarda Océane Michelon. Colei che la scorsa stagione ha vinto la Coppa IBU – il secondo livello del biathlon mondiale – ha firmato la sua migliore prestazione in carriera, con un 18 su 20 e un settimo posto finale molto incoraggiante dopo essere stata a lungo sul podio provvisorio. Già particolarmente fitta, la squadra femminile francese potrà contare su di lei nei mesi e negli anni a venire.

Da parte sua, Julia Simon (31esima, 16 su 20 ai tiri), che domenica aveva riportato un infortunio al polpaccio sinistro, si è rassicurata ed è stata “contento di aver tagliato il traguardo nonostante una gara complicata”. Infine, Justine Braisaz-Bouchet, campionessa olimpica in carica della mass start e contendente anche alla grande sfera di cristallo, ha mancato completamente la sua gara (39esima, 15 su 20).

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