Tennis. Wimbledon – Maxime Janvier: “Non so perché siamo trattati così”

Tennis. Wimbledon – Maxime Janvier: “Non so perché siamo trattati così”
Tennis. Wimbledon – Maxime Janvier: “Non so perché siamo trattati così”
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Dopo aver dato spettacolo nelle qualificazioni, con esultanze e vittorie finite Yu Hsiou Hsu, Emilio Nava e Giovanni Mpetshi-Perricard, Maxime Janvier fermato al primo turno nel quadro generale di Wimbledon. Questo lunedì il francese non ha saputo resistere alla testa di serie numero 32, la cinese Zhizhen Zhang. Sconfitta 7-6(4), 6-3, 6-2. Per il giornale Il gruppo, Gennaio tornato a questa bellissima avventura Londra, sempre con la stessa franchezza. “Oggi, non ho guadagnato soldi. Per me è un po’ una delusione” Egli ha detto.

Maxime Janvier, la sua esultanza in qualifica

Trova qui la classifica del singolare maschile di Wimbledon

“Prima la gente cercava di trattenermi”

Nelle qualifiche, il francese si è distinto per le sue sorprendenti esultanze. “E’ vero che in Francia non se ne può parlare. Questa è la mia attuale motivazione per il tennis. Non so come possiamo essere più rispettati. Ripeto, Lajal è 270esimo al mondo, non prende 6-0, 6-0 (battuto 7-6, 7-5, 6-2 dall’Alcaraz questo lunedì). La gente vorrebbe guardarci di più, credo. Non so perché ci trattano così. Perché sono in denaro? Perché è quello che resta. Lajal, se battesse l’Alcaraz, avrebbe preso solo 45 punti. Dovrà riconquistare molto. Non c’è stabilità. Il sistema è molto duro. Sono fatalista. Ci sono regole che dobbiamo accettare purtroppo. Li accetto, ma neanche loro mi cambieranno. Prima le persone cercavano di trattenermi. Non lo voglio più. Alla fine moriamo tutti, finiamo tutti sottoterra, abbiamo una sola vita.

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