La Germania coinvolta in uno dei più grandi scandali del calcio

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Il calcio ha conosciuto molte controversie nella sua storia. Nel 1982, questa partita creò uno scandalo.

La storia del calcio e delle grandi competizioni internazionali è costellata di momenti di ingiustizie e scandali che hanno lasciato il segno negli spettatori. Ricordiamo in particolare la “mano di Dio” di Diego Maradona o il famoso caso “Calciopoli”, un gigantesco sistema attorno alle società di calcio italiane e agli arbitri di Serie A, che portò alla retrocessione amministrativa della Juventus del Torino in Serie B.

In Francia ricordiamo soprattutto il caso OM-Valenciennes. Nel 1993, pochi giorni prima della finale di Champions League vinta contro il Milan, i giocatori della squadra del nord annunciarono in diretta di essere stati avvicinati per perdere volontariamente contro l’Olympique Marsiglia e garantire ai Focesi il titolo di campione di Francia. Sospeso dalle competizioni europee nell’estate del 1993, il club marsigliese viene definitivamente privato del titolo di campione francese e retrocesso in Ligue 2. Il suo presidente, Bernard Tapie, è stato dal canto suo condannato a due anni di carcere, di cui otto mesi chiusi.

Tuttavia si è verificato un altro scandalo, questa volta durante i Mondiali di calcio, ma in modo del tutto legale e senza conseguenze per i suoi numerosi autori. Perché in questa storia sono coinvolti tutti i giocatori presenti in campo. Corre l’anno 1982. Nell’ultima partita della fase a gironi tra Austria e Repubblica Federale di Germania, ai tedeschi serve una vittoria per qualificarsi mentre l’Austria è già sicura di finire prima nel girone. Quindi, quando la Germania Ovest ha aperto le marcature all’11° minuto, entrambe le squadre hanno smesso di giocare.

L’allenatore della Germania Ovest Jupp Derwall insieme a Rudi Voeller e Karl-Heinz Rummenigge negli anni ’80. © WOLFGANG RATTAY/AP/SIPA (pubblicato il 30/04/2024)

Da quel momento in poi, il pressing dei giocatori si è interrotto bruscamente, la partita si è trasformata in un susseguirsi infinito di passaggi, a ritmo moderato, senza alcuna offensiva o la minima accelerazione avvertibile. I portieri tedeschi e austriaci non vedranno più la palla fino al fischio finale. “Volevamo solo qualificarci, non giocare a calcio”, spiegò molto più tardi l’allenatore tedesco Jupp Derwall.

Mentre il commentatore tedesco si rifiuta di commentare questa finta partita di Coppa del Mondo che vede e gli osservatori gridano allo scandalo, una squadra sta pagando il prezzo di questo accordo: l’Algeria. La squadra africana, infatti, potrebbe ancora qualificarsi in caso di vittoria austriaca.

In seguito a questo episodio che segnò il mondo del calcio durante l’edizione dei Mondiali del 1982, la FIFA decise di giocare contemporaneamente la terza e l’ultima partita di ogni girone, per evitare calcoli come durante questo RFA-Austria.

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