Canada 0 – Cile 0 | Una qualificazione storica per i canadesi

-

Insomma, missione compiuta. Annullando lo 0-0 contro i cileni sabato sera a Orlando, i canadesi si sono qualificati per il turno successivo della Copa América. Questa è la prima volta che la squadra maschile raggiunge i quarti di finale di un grande torneo non Concacaf. Congratulazioni.



Aggiornato ieri alle 23:59.



E riguardo al modulo?

Sì. Era tutt’altro che convincente. Era persino preoccupante.

I Canadien avrebbero dovuto vincere facilmente questa partita. Hanno goduto di un vantaggio numerico durato più di un’ora, risultato di un fallo del difensore Gabriel Suazo su Richie Laryea dopo una lunga corsa per la palla.

Laryea interruppe Suazo all’ultimo momento, come un automobilista che deve attraversare due corsie per non perdere l’uscita sull’autostrada. Il cileno si è precipitato sul canadese. Boom. La decisione è stata presa dall’arbitro. Cartellino rosso.

Solo che, in 11 contro 10, i canadesi non sono riusciti a imporre il loro ritmo. La partita era sconnessa. Anche la fisica. I colpi e i cartellini gialli continuavano ad arrivare. I giocatori placcati sono rimasti a lungo a terra. I loro compagni di squadra chiedevano continuamente all’arbitro, come se fosse un insegnante con una scatola di ghiaccioli in un’aula senza aria condizionata in una giornata calda. Bel concentrato di tutto ciò che i detrattori del calcio odiano. Capirai che questa parte non si troverà nel DVD delle più grandi partite della storia del calcio canadese.

Il Canada ha avuto due buone occasioni per segnare a fine partita. Uno del sostituto Tajon Buchanan, che ha inviato un laser nelle gambe del portiere Gabriel Arias. Anche l’altro, di Tani Oluwayesi, è entrato di recente in campo. L’attaccante del Minnesota United ha spinto la palla in rete, ma era in fuorigioco.

FOTO GREGG NEWTON, AGENCE FRANCE-PRESSE

Jacob Shaffelburg e Igor Lichnovsky combattono per il possesso palla.

I canadesi hanno quindi chiuso la fase a gironi con un solo piccolo gol in tre partite, quello di Jonathan David, in power play, nella vittoria per 1-0 contro i peruviani. Un dato deludente, considerato che i Reds hanno giocato finora più di 90 minuti con un uomo in più rispetto agli avversari.

Questo per quanto riguarda il piatto.

Fiori adesso.

Maxime Crépeau merita il mazzo di orchidee più bello. Sabato sera il portiere del Quebec si è affermato ancora una volta come la roccia della sua squadra.

Per due volte, nel secondo tempo, ha salvato la sua squadra dal disastro. Il primo a 74e minuto, fermando all’ultimo minuto un tiro deviato di Alexis Sánchez. Poi, a fine partita, ha fatto un grande salto per recuperare una palla fluttuante che stava andando alla testa di un giocatore cileno.

Crépeau ha concluso la fase a gironi con due eliminazioni e 14 parate. Il suo lavoro è impeccabile. Anche nella sconfitta per 2-0 contro gli argentini, all’apertura del sipario, è stato il migliore dei suoi, respingendo sette tiri in porta.

FOTO GREGG NEWTON, AGENCE FRANCE-PRESSE

Maxime Crépeau si è distinto nei minuti di recupero per mantenere il pareggio.

Il grande portiere brilla sotto pressione. Sarà ovviamente il giocatore chiave per il suo Paese per il resto del torneo. Tuttavia, la prossima volta i canadesi non potranno accontentarsi del pareggio. Sarà una partita ad eliminazione diretta contro la vincente del Gruppo B, probabilmente i venezuelani.

Ci vorrà almeno un gol, anche se dovesse andare ai rigori. “Dobbiamo andare nella sala video e trovare il modo di migliorare”, ha ammesso il capitano Alphonso Davies dopo la partita, parlando a TSN. “Stiamo giocando bene, ma dobbiamo fare gol. »

Insisto: arrivando ai quarti di finale i canadesi hanno appena ottenuto un risultato storico. Questo merita di essere applaudito. Ma sappiamo anche che hanno il potenziale per raggiungere un livello ancora più alto, e che questo richiede un attacco più creativo e incisivo.

-

PREV GP di F1 austriaco: Verstappen e Norris tengono duro
NEXT Griezmann, denunciato uno scandalo in Spagna!