Un comune fissa il m² a dieci centesimi e si ritrova sommerso

Un comune fissa il m² a dieci centesimi e si ritrova sommerso
Un comune fissa il m² a dieci centesimi e si ritrova sommerso
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Un comune della Svezia occidentale ha dovuto sospendere temporaneamente la vendita dei terreni dopo essere stato inondato di richieste per la sua offerta di 10 centesimi di euro al metro quadrato, ha detto lunedì il sindaco.

“Abbiamo lanciato questa campagna a metà aprile. Era un’idea un po’ folle, ma anche uno scherzo a dire il vero. È stata un’operazione di marketing”, ride Johan Mansson, sindaco del comune di Götene, dove vivono circa 5.000 abitanti.

Sparsi per la città, trenta lotti di terreno – che da decenni non trovavano acquirenti ed erano caduti nel dimenticatoio – sono stati messi in vendita a un prezzo modico: una corona svedese al metro quadrato, ovvero meno di dieci centesimi di euro.

L’idea? Costruisci più alloggi in zone a bassa densità e fai crescere la regione, dice il sindaco. La superficie dei lotti varia dai 7 ai 1.200 mq.

Acquistando un terreno, l’acquirente si impegna a costruirvi una casa entro i due anni successivi. Ciò implica diversi costi aggiuntivi: permesso di costruire (30.000 corone), costi di allacciamento per la gestione dell’acqua (170.000), elettricità (40.000) e connessione internet (30’000).

Poche settimane dopo l’inizio della campagna, Götene riuscì a vendere tre lotti. “Per noi è un grande successo per una piccola città”, ricorda Johan Mansson. “Ma non avremmo mai potuto immaginare cosa ci aspettava”.

Un servizio pubblicato da un canale televisivo locale alla fine di giugno ha innescato un effetto valanga. Diversi media svedesi hanno ripreso la storia, è stato pubblicato un video su TikTok e milioni di persone hanno scoperto Götene e i suoi terreni a buon mercato.

Pochi giorni dopo la notizia si è trasformata in “un successo mondiale”, spiega il sindaco, poiché due media anglofoni hanno ripreso la notizia.

Da allora la città è stata inondata di e-mail e telefonate di potenziali acquirenti. Tanto che Götene ha dovuto sospendere momentaneamente la vendita, per avere tempo di studiare tutte le proposte.

“Abbiamo persone interessate provenienti dall’Europa, dall’Asia – principalmente dall’India e dal Pakistan – ma anche dagli Stati Uniti, dall’Australia e persino dal Sud America”, afferma Mansson.

Con questa campagna “siamo riusciti a mettere Götene sulla mappa del mondo”.

L’attività riprenderà il 7 agosto, con l’asta dei terreni.

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