Tadej Pogacar, prima del Tour de France 2024: “C’era energia negativa intorno a me”

Tadej Pogacar, prima del Tour de France 2024: “C’era energia negativa intorno a me”
Tadej Pogacar, prima del Tour de France 2024: “C’era energia negativa intorno a me”
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In allenamento all’Isola 2000 la scorsa settimana, Tadej Pogacar, sorridente e rilassato, si è seduto su un divano ingrigito, davanti a una parete rivestita di pannelli che ricordava la montagna e già un po’ le altitudini del Tour de France che lo attende. Vincitore a maggio di un Giro che ha schiacciato, alla sua prima partecipazione, il 25enne sloveno si lancia in una sfida che non si ripeteva dal 1998 e Marco Pantani: il raddoppio con la Grande Boucle. Anche se nega, il doppio vincitore del Tour (2020 e 2021) sembra spinto dalla voglia di entrare nella storia. E quest’anno, una squadra più forte che mai (Adam Yates, Joao Almeida e Juan Ayuso, tra gli altri) lo sosterrà nella sua sfida. Rimangono dubbi sulla sua capacità di portare a termine le due gare, anche sul livello di forma dei suoi avversari danneggiati dalle cadute di inizio stagione (Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel, Primoz Roglic) come aveva vissuto l’anno scorso, cosa che aveva interrotto la sua preparazione. E anche un po’ di più, visto che evoca qui un ambiente che aveva ritenuto tossico e che spiegherebbe – in parte – questa cronometro di Combloux dove ha perso il Tour.

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