Kaïs Yaâkoubi non si è fatto amici in Algeria e Marocco. L’allenatore ad interim della Tunisia ha infatti fatto un’uscita mediatica sorprendente dopo la sconfitta dei Carthage Eagles lunedì sera contro il Gambia durante le qualificazioni alla Coppa d’Africa (1-0). “Perché la Nazionale non va più bene? Bisogna farsi le domande giuste (…) Crede che Algeria e Marocco riportino giocatori binazionali, come Gouiri e Cherki (non ha mai giocato nella selezione algerina, ndr) gratuitamente? No, assolutamente no”ha confidato prima di riprendere l’argomento davanti ai giornalisti presenti durante la conferenza stampa post partita.
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Il Marocco è indignato
“Il paese vicino sta facendo di tutto per permettersi giocatori con doppia nazionalità. Ho già lavorato con un allenatore dei portieri della selezione che ha fatto due Mondiali e due CAN con la squadra algerina. Mi ha detto cose incredibili che non puoi immaginare cosa fanno per attirare questi calciatori”. Se in Tunisia la stampa non ha parlato molto, in Marocco le sue dichiarazioni hanno fatto scorrere inchiostro. Il 360 ha scritto: “Kaïs Yaâkoubi non ha esitato a fare osservazioni controverse nei confronti delle federazioni del Marocco e dell’Algeria, che accusa di utilizzare mezzi “extrasportivi” per convincere i giocatori binazionali ad unirsi alle loro selezioni (…) Il tecnico tunisino ha criticato la pratica delle selezioni vicine, evocando metodi che considera discutibili per attrarre talenti binazionali.
Da parte sua, Al Mountakhab ha affrontato l’allenatore. “I Leoni del Marocco non possono essere venduti o comprati Kaïs!!”titolavano i media marocchini prima di espandersi: “più che un lapsus, si tratta di una trasgressione pericolosa e di una falsa accusa, e Kaïs Yaâkoubi non ha prove per sostenerlo, perché il Marocco non ha mai usato soldi per attirare tutti i giocatori che hanno deciso di indossare la sua maglia, perché è Non è ragionevole comprare la lealtà di un giocatore, indipendentemente dalla sua tipologia, e di solito quando decide di giocare per la nazionale e cambia nazionalità sportiva, lo fa invocando uno stretto legame con il paese dei suoi padri e dei suoi nonni, ascoltando il richiamo del cuore, oppure dall’ispirazione del progetto sportivo che tenta i giocatori. Anche in Algeria le sue dichiarazioni controverse non reggono il confronto.
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L’Algeria non accetta
TSA ha parlato di a “grave scivolone del tecnico tunisino” Chi “Hanno trattato i due cittadini della squadra algerina come mercenari”. La pubblicazione algerina aggiungeva successivamente: “Le dichiarazioni dell’allenatore tunisino suggeriscono che i giocatori con doppia nazionale della nazionale algerina hanno accettato di indossare i colori del loro paese d’origine solo in cambio di stipendi astronomici”. La Gazzetta del Fennec usava anche la parola “sbandare” e ha chiarito: “Il tecnico provvisorio delle Aquile di Cartagine ha semplicemente preso in considerazione la sincerità delle scelte della doppia nazionale algerina. E questo argomento è servito a giustificare il livello in calo della sua squadra. Tutto basato sui pettegolezzi”. Coinvolto suo malgrado in questa vicenda, Hassan Belhadji, che non è stato citato per nome da Yaâkoubi quando ha menzionato un allenatore dei portieri dei Verdi, ha reagito sulle colonne diEl Khabar.
E secondo lui il suo ex collega non dice la verità. “Ho lavorato con lui, qualche anno fa, al JS Saoura, per un periodo di tre o quattro mesi al massimo, e non abbiamo mai affrontato il tema dell’integrazione dei giocatori binazionali nella nazionale algerina. Queste dichiarazioni sono semplicemente un tentativo di giustificare la difficile situazione in cui versa la nazionale tunisina, soprattutto dopo l’ultima sconfitta. Forse è gelosia verso i successi del calcio algerino, che sta attraversando un periodo di prosperità grazie ai risultati ottenuti dalla nostra Nazionale nelle qualificazioni alla CAN e ai Mondiali. Ciò che è certo è che le dichiarazioni controverse di Kaïs Yaâkoubi non hanno smesso di far parlare di sé…
Pub. IL 20/11/2024 12:00
– AGGIORNAMENTO 20/11/2024 16:03