La partita di rugby tra Francia e Nuova Zelanda è stata un grande successo di pubblico su TF1. Al contrario, le due partite di calcio hanno registrato un punteggio nella media, il che dimostra un certo disincanto da parte dei Blues.
Negli ultimi giorni si sono moltiplicati i paragoni tra la nazionale francese di calcio e quella di rugby, dopo le partite della scorsa settimana. Va detto che il contrasto è stato enorme tra la partita di calcio Francia-Israele in uno Stade de France deserto a causa del contesto politico e di sicurezza dell'incontro, e la magnifica festa di sabato sera durante lo scontro di rugby tra Blues e Nuova Zelanda . La squadra di Didier Deschamps ha migliorato la propria immagine vincendo domenica in Italia, ma per l'opinione pubblica è chiaro che d'ora in poi il rugby avrà la precedenza sul calcio. Lo dimostrano gli ascolti di TF1 con 7 milioni di telespettatori che hanno seguito Francia-Nuova Zelanda contro i 5 milioni di media delle partite di calcio Francia-Israele e Italia-Francia.
Ma se i compagni di squadra di Mike Maignan e Kylian Mbappé soffrono di tale disincanto, è in parte per ragioni di razzismo secondo Joëlle Dago-Serry, che ha messo i piedi nel piatto su RMC svuotando la borsa. “Voglio comunque ricordarvi che il calcio è lo sport numero uno in Francia. Vi ricordo che anche quest'anno il record delle licenze è stato battuto. Puoi dire quello che vuoi, ma è lo sport più popolare. Il calcio sono due Mondiali, una finale due anni fa. È una squadra che non sempre vince bene, è vero. Ma questo accanimento per uno sport nel quale generalmente eccelliamo e nel quale abbiamo più licenziatari, non capisco” Joëlle Dago-Serry ha spiegato per prima cosa prima di continuare la sua argomentazione.
I Blues vittime del razzismo in Francia?
“Vedo una dimensione razzista, di discriminazione. Continuiamo a leggere che questa squadra ci rappresenta sempre meno, perché ci rappresenta sempre meno, perché ci sono troppi giocatori di colore? La gente mi parla della Marsigliese, ma ai tempi di Platini nemmeno i calciatori gridavano della Marsigliese. Il calcio, qualunque cosa dica la gente, è lo sport numero uno in Francia” ha parlato l'editorialista di Grandes Gueules su RMC. Un discorso molto diretto quello del relatore, deluso nel vedere come viene trattato ormai il calcio dal grande pubblico che di fatto è lo sport numero 1 per numero di licenziatari ma anche per ascolti medi a stagione.
Se il calcio non ha sempre fatto tutto bene per accontentare il grande pubblico, tale disincanto è esagerato e nasconde cattive ragioni secondo l'opinionista, che spera che la situazione possa cambiare in futuro. E nonostante le scappatelle dei giocatori tra alcol e violenza in ogni trasferta e la federazione impantanata in grandi conflitti di interessi, il rugby mantiene comunque un'immagine immacolata presso il grande pubblico, che ha anche il dono di sorprendere Joëlle Dago-Serry.
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