2 piccole vittorie in 10 partite
Due piccole vittorie e due pareggi in dieci partite ufficiali: se riduciamo tutte le partite dell’anno a una scala di tre punti per una vittoria e un pareggio per una quota, i risultati mostrano un pessimo otto su trenta. Un rapporto di appena il 27% di punti presi, al quale i Devils non ci avevano abituati dal 2009. All’epoca, sotto la guida dell’inafferrabile René Vandereycken, ringraziato e rilanciato da Frankie Vercauteren, la selezione aveva vinto solo un incontro su sei, per cinque sconfitte (17%).
6 sconfitte ufficiali: un record
Il 2024 resterà un anno record in termini di sconfitte nelle partite ufficiali: sei in dodici mesi. Mai in tutta la sua storia la nostra Nazionale aveva perso così tante partite di qualificazione o un torneo in un anno. Record triste. Va anche detto: visto il sovraccarico dei calendari contemporanei e l’arrivo della Società delle Nazioni, non si è mai giocato così tanto (amichevoli escluse). Ma è lontano il rapporto del 2019 dove i giocatori di Martinez avevano ingaggiato trenta su trenta prima di Euro 2020 rinviato di un anno causa Covid.
Solo 8 gol segnati
Se a preoccuparci è stato a lungo il ringiovanimento della nostra difesa – che non era un dibattito inutile – è piuttosto l’attacco che ci ha appesantito in questi undici mesi: otto piccoli gol segnati in dieci partite ufficiali, non è molto. Certo, i Devils hanno affrontato clienti come la Francia (3 volte) o l’Italia (2 volte), ma ciononostante sei partite senza segnare, in particolare contro Israele (1-0), Slovacchia (1- 0) e Ucraina (0- 0), è troppo.
I rari marcatori si chiamano quindi Openda, De Cuyper, Trossard, De Bruyne (3x) e Tielemans (2x). Sono un po’ più numerosi se aggiungiamo le amichevoli di marzo e giugno contro Irlanda (0-0), Inghilterra (2-2), Montenegro (2-0) e Lussemburgo (3 -0), poiché Tielemans (2x) , De Bruyne, Trossard (2x) e Lukaku (2x) hanno fatto centro, con sette gol in quattro partite. Ahimè, la media scende drasticamente quando conta.
Difficile non sottolineare che continua la striscia nera di Romelu Lukaku, già sotto agli Europei e che giovedì scorso ancora una volta non è riuscito a centrare la solida difesa italiana. Dobbiamo tornare alla quadrupla contro l’Azerbaigian, un anno fa, per trovare traccia di un gol da ‘Big Rom’ in una partita ufficiale.
La lenta discesa nel ranking FIFA
Ex numero uno del mondo con Wilmots poi con Martinez, fino a marzo 2022, la nostra Nazionale sta lentamente scivolando verso il basso nella gerarchia. Sesto nella classifica di ottobre, il Belgio sarà, nella migliore delle ipotesi, ottavo nella classifica che sarà pubblicata il 28 novembre, superato da Olanda e Portogallo.
In ripresa anche Germania e Italia, alle nostre spalle. I Devils sono ora tornati sulla soglia della top 10. Il coming out non è così aneddotico, dal momento che è regolarmente questa classifica che viene regolarmente utilizzata per determinare le teste di serie nei sorteggi di qualificazione, o anche nelle fasi finali dei tornei.