Texture bis U21
Jérémy Doku, Johan Bakayoko, Arthur Vermeeren, Aster Vranckx e Zeno Debast sono stati a lungo considerati membri della A – nonostante la loro idoneità all’U21. Ma tanti altri sono stati chiamati da Domenico Tedesco ad unirsi al suo “laboratorio” di Nations League mentre in contemporanea la squadra di Swerts giocava partite importanti. Pensiamo a Koni De Winter, Malick Fofana, Arne Engels, Matte Smets, Julien Duranville e Maarten Vandevoordt. O ancora più recentemente a Kilian Sardella, Samuel Mbangula e Norman Bassette, convocati soprattutto per comodità per sostituire con breve preavviso gli assenti.
gabbianoTutto è stato discusso con il tecnico della Nazionale.
“Ma è una cosa normale in una squadra Under 21, perché il primo obiettivo è che i giocatori arrivino in Serie A”.continuava a ripetere Gill Swerts, un buon giocatore nonostante la situazione che lo indebolisce e crea anche instabilità nel suo gruppo. Lo sapevamo in anticipo. Ma tutto è stato discusso con il ct della Nazionale. Guardiamo i profili, guardiamo l’avversario. E poi vedremo come risolvere al meglio la situazione”.
È così che Norman Bassette è stato mandato ai Red Devils, e non Lucas Stassin o Roméo Vermant, che erano i due titolari in attacco venerdì. A questo si aggiungono diversi infortunati (Duranville, Fofana, De Winter) che creano un effetto domino, poi alcuni altri giocatori che non hanno ancora accettato la selezione con l’Under 21 (Godts e Fernandez-Pardo).
gabbianoTrovo troppo facile usarlo come scusa.
“In un certo senso è un peccato che ci siano così tanti assentiriconosce il centrocampista del Gent Mathias Delorge, che ha approfittato delle convocazioni di Vermeeren ed Engels in A per invitarsi nell’undici di Swerts. “Ma fa bene anche agli altri ragazzi che hanno fame e vogliono tentare la fortuna. Siamo con tanti ragazzi che hanno tante qualità. Ragazzi che hanno voglia di mettersi in mostra”.
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Consapevole che, in un mondo ideale, avrebbe potuto contare su una squadra di altissimo livello, Gill Swerts non vuole piangersi addosso. “Trovo troppo facile usarlo come scusa per tornare indietro e dire “e se?”. Penso che ci sia ancora abbastanza qualità in questa selezione, nel nucleo esteso dell’U21. D’altra parte penso che stiamo subendo alcuni gol sfortunati. E questo genere di cose può succedere a chiunque”.
In caso di un’impresa straordinaria questo martedì sera, gli Imps vedrebbero la Slovacchia tra sette mesi. Ma con quale gruppo? Sarebbe necessariamente migliorato per affrontare la sfida, ma non rivoluzionato. Perché ai Red Devils serviranno anche qualità per iniziare contemporaneamente il cammino di qualificazione al Mondiale 2026.