Cofidis continua a perdere terreno – News

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Zuppa di smorfie per Cofidis. La squadra del nord, che non ha mai vinto un solo titolo nel Campionato francese su strada dalla sua creazione nel 1997, è mancata anche questa domenica. Intrappolati nel finale, i biancorossi hanno dovuto spingere per cercare di invertire la tendenza negli ultimi tre giri del circuito ma non sono mai più tornati in testa. Negli ultimi minuti di gara nessun rappresentante del WorldTeam è stato presente in testa e nemmeno nell’imponente gruppo di contropiedi, tanto che il miglior rappresentante del collettivo, Guillaume Martin, ha infine concluso molto lontano, fuori dalla Top. 20 (vedi classifica).

AXEL ZINGLE NON C’ERA

“Ovviamente mi sento deluso. Ancora una volta il risultato non è quello sperato. Sapevamo di dover giocare con attenzione perché non eravamo né i più forti né i più numerosi. E non lo abbiamo fatto”, riassume perfettamente, come spesso accade, l’uomo forte della squadra, Guillaume Martin. Abituato a questo circuito – e a quello della sua amata Polynormande -, lo scalatore ammette che il gruppo puntava su una gara in attesa. “È stato più interessante per noi con le carte di Bryan Coquard e Axel Zingle. Ma i nostri avversari puntavano più su una corsa di movimenti”. Che finirono per subire.

La migliore chance del team Cofidis su questo circuito è stata senza dubbio Axel Zingle. Ma l’alsaziano, al via e la cui unica possibilità di competere al prossimo Tour de France era vincere, non lo è stato “Non in” questa domenica. “Ho avuto difficoltà a impegnarmi nelle grandi accelerazioni, non potevo insistere. Non sentivo di poter andare avanti e resistere. Non so se sia mentale o fisico ma non è stato grandioso. E’ una delusione, non ho grandi sensazioni”impreca, con aria disillusa.

GUILLAUME MARTIN CONTRO IL TEMPO

Tatticamente perso e fisicamente inabile, quello annunciato in partenza per Visma-Lease a Bike non si è mai sentito in grado di giocare. “Volevo comunque finire la gara perché avevo la fiducia della squadra. Dovevamo resistere. Una volta intrappolati, avrei voluto salire sulla tavola prima, ma mi è stato detto di aspettare ancora un po’. Poi ho guidato a due giri dal traguardo ma sono stato subito travolto”rimpiange ancora l’ex campione francese dell’Espoirs.

Mentre il 16 giugno è mancato François Migraine, fondatore della Cofidis nel 1982 e poi dell’omonima squadra di ciclismo nel 1997, gli uomini di Cédric Vasseur sognavano più che mai di conquistare questa maglia blu-bianco-rossa, ma bisognerà aspettare almeno un altro anno. “Evidentemente c’era di meglio da fare…”sospira ancora Guillaume Martin. “Ho corso contro il tempo facendo una corsa sfrenata a tre giri dal traguardo con ragazzi che non lavoravano insieme e questo mi è stato fatale. Poi nella squadra non c’era proprio la forza per fare meglio”.

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